Corea del Nord. Ancora il lancio di un missile. Gli Usa mandano una terza portaerei

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Nessuna novità sul versante nordcoreano: il regime di Pyongyang ha compiuto oggi l’ennesimo lancio di un missile balistico che ha volato per 450 chilometri prima di inabissarsi nel Mar del Giappone, in un’area tra l’isola di Oki e quella di Sado, cioè nella Zona economica esclusiva di Tokyo che si estende per 370 chilometro dalla costa.
Si tratta del terzo lancio del mese, del dodicesimo dell’anno e del primo dopo il G7 di Taormina, dove il premier Shinzo Abe ha garantito che alle provocazioni di Kim Jong-un sarebbero seguite azioni concrete da parte di Giappone e Usa.
Immediate le proteste della comunità internazionale, ormai un disco rotto: la Corea del Sud ha convocato un nuovo consiglio della sicurezza nazionale; Donald Trump, i cui 007 sarebbero secondo voci in contatto con i nordcoreani per studiare un compromesso, ha scaltramente affermato che “La Corea del Nord ha mostrato grande mancanza di rispetto per il suo vicino, la Cina, sparando ancora un altro missile balistico… ma la Cina ci sta provando con forza”; per la Russia ha parlato il vice ministro degli Esteri Vladimir Titov, citato dall’agenzia Tass, per il quale vi è “preoccupazione per gli sviluppi”, come pure la necessità che i vari attori moderino le proprie iniziative nella penisola, “inclusa l’attività militare”, con evidente riferimento alle operazioni congiunte Usa – Corea del Sud in corso.
Intanto Trump ha disposto l’invio nell’area di una terza portaerei con il relativo convoglio: si tratta della USS Nimitz, che si unirà alla USS Carl Vinson e alla USS Ronald Reagan già presenti.