Corea del Nord. Pyongyang, ‘pronti ad accogliere Trump ma non rinunceremo ad arsenale atomico’

di Giacomo Dolzani

Kim jong-unAnche la Corea del Nord ha preso posizione nei confronti dell’elezione del repubblicano Donald Trump alla carica di presidente degli Stati Uniti, utilizzando toni che, nonostante denotino la consueta durezza, paiono ora più concilianti nei confronti di Washington.
Il Rodong Sinmun, principale quotidiano della Corea del Nord, edito dal Partito dei Lavoratori, la formazione di governo guidata dal presidente Kim Jong-un, ha affermato che “Obama e le sue politiche hanno posto in una condizione di grave pericolo l’intero continente americano” (ribadendo la posizione di Pyongyang secondo cui le forze armate nordcoreane sarebbero in grado di attaccare con successo gli USa), mettendo ora Trump davanti al fatto compiuto di dover trattare con una “potenza nucleare la cui azione è ispirata ai principi della Juche”, ossia la dottrina politica su cui è basata l’amministrazione della Corea del Nord, ispirata al comunismo ed all’autosufficienza.
A sostegno di queste affermazioni lo stesso Rodong Sinmun riporta le affermazioni di James Clapper, direttore della Cia, secondo il quale “è ormai impossibile ed illusorio convincere Pyongyang a compiere un percorso di denuclearizzazione”.
Missile kim jing-un grandeI rapporti tra Corea del Nord e Stati Uniti, soprattutto negli ultimi anni con l’ascesa al ruolo di presidente di Kim Jong-un, figlio del precedente leader Kim Jong-il, sono diventati particolarmente tesi, così come con tutta la comunità internazionale: il successo del programma atomico che ha portato Pyongyang a disporre di un arsenale, i diversi test nucleari, i lanci di missili, uniti alle minacce nei confronti degli Usa e della Corea del Sud, dove Washington ha schierato un nutrito contingente militare, hanno generato un clima di insicurezza in tutta la regione; nonostante queste premesse il governo nordcoreano, tramite il proprio giornale, non ha però questa volta assunto il consueto atteggiamento di scontro, bensì ha fatto sapere che, se Trump si dimostrerà interessato, Pyongyang sarà felice di dargli il benvenuto nel paese, facendo trasparire la possibilità di intavolare delle trattative che possano, almeno parzialmente, ridurre il livello della tensione.

Twitter: @giacomodolzani