Corea del Nord. Sparati quattro missili verso il Giappone, proteste di Seul e Tokyo

Notizie Geopolitiche –

Ancora test missilistici ad opera del regime di Pyongyang: quattro missili balistici sono stati sparati in direzione del Giappone, probabilmente come risposta alle annuali esercitazioni militari congiunte Usa – Corea del Sud che hanno preso il via settimana scorsa e che coinvolgono esercito, marina e aviazione.
Secondo Seul i quattro missili hanno percorso un migliaio di chilometri, ma con tutta probabilità non si è trattato di missili intercontinentali. il premier giapponese Shinzo Abe ha tuttavia comunicato che tre dei quattro vettori sono caduti nella zona economica esclusiva del Giappone, che si estende fino a 200 miglia nautiche dalle coste. Non si tratta del primo episodio del genere ed ancora una volta Abe ha parlato di “ un nuovo livello di minaccia” ed ha affermato che “I lanci ripetuti della Corea del Nord sono un atto di provocazione per la nostra sicurezza” che noi “non possiamo più tollerare”.
Anche il presidente sudcoreano Hwang Kyo-Ahn ha parlato di “minaccia immediata e reale” anche in considerazione della “capacità di brutalità e di imprudenza dimostrate dai dirigenti della Corea del Nord con la morte di Kim Jong Nam”, avvelenato all’aeroporto di Kuala Lumpur. Per questo verranno istallati nuovi sistemi missilistici statunitensi in Corea del Sud.
L’ultimo test missilistico risale al 12 febbraio quando il regime nordcoreano ha sparato un missile balistico a medio-intermedio raggio, il quale ha volato per circa 500 chilometri prima di inabissarsi nelle acque internazionali del mare.
Tali iniziative vanno lette sia in chiave esterna, ovvero per mostrare i muscoli alla comunità internazionale, che interna, dal momento che la propaganda del regime fa perno sulla presunta minaccia di attacchi nucleari e quindi giustifica le ingenti spese militari ad un popolo costretto, specie nelle zone rurali, alla fame.