Corea del Nord. Trump avverte, ‘pronti a rispondere ad ogni minaccia’

di Enrico Oliari

Il presidente Usa Donald Trump è tornato nuovamente sul tema caldo della Corea del Nord annunciando in un’intervista alla Fox News che “Siamo così preparati quanto voi non credereste” a rispondere ad ogni minaccia rappresentata dal regime di Kim Jong-un.
Intanto a Seongju, in Corea del Sud, si è tenuta una cerimonia per il dispiegamento dei missili da difesa Thaad, la cui fornitura da parte degli Usa era stata concordata dal precedente governo della presidente Park Geun-hye e il cui costo di mantenimento, aveva sottolineato nelle scorse settimane Trump, sarà totalmente addebitato ai sudcoreani.
I primi vincitori delle politiche di tensione sono infatti i produttori di armi e i militari: con la crisi nordcoreana gli Usa stanno vendendo armi di ogni genere ai paesi dell’area, ed anche Pyongyang giustifica ad un popolo, specie nelle zone rurali affamato, l’ingente impiego di risorse in missili e ricerca nucleare bellica.
Va tuttavia considerato che, al di là delle apparenze, è tecnicamente la Corea del Nord a trovarsi sulla difensiva, dal momento che il paese è ufficialmente in guerra con il vicino a sud dal 1953: la pace non è mai stata firmata, e gli Usa sono presenti in Corea del Sud con i 33mila uomini in oltre 50 basi lì dislocate, sistemi missilistici e continue esercitazioni congiunte.
Per cercare di stemperare la situazione si è oggi reso disponibile ad una missione l’ex presidente degli Stati uniti Jimmy Carter.