Corea del Sud. Nuove accuse di spionaggio industriale per un ex dipendente Samsung

di Giuseppe Gagliano

Il dirigente sudcoreano Choi Jin-seog, è stato nuovamente arrestato con l’accusa di aver trafugato informazioni riservate sui semiconduttori sviluppati da Samsung Electronics e di averle trasferite in Cina. Il tribunale distrettuale centrale di Seul ha emesso giovedì un mandato di arresto nei suoi confronti, citando il rischio di fuga. Choi, ex dirigente di Samsung, era a capo di un’azienda di produzione di chip elettronici in Cina e già coinvolto in un processo per spionaggio industriale iniziato a luglio 2023.
Già arrestato e successivamente rilasciato su cauzione nel novembre scorso, ha respinto tutte le accuse. Le nuove accuse riguardano presunti ulteriori furti di tecnologia legati al trattamento avanzato dei semiconduttori, settore cruciale per l’industria tecnologica sudcoreana. Il caso ha suscitato grande preoccupazione in Corea del Sud, poiché i semiconduttori rappresentano una delle colonne portanti dell’economia del paese e un settore strategico a livello globale, con una crescente competizione tra le potenze tecnologiche come Cina, Stati Uniti e Corea del Sud. Il governo sudcoreano ha intensificato le misure di sicurezza contro lo spionaggio industriale, consapevole dell’importanza vitale di proteggere le proprie tecnologie avanzate.