di Giacomo Dolzani –
La procura di Seul ha annunciato che la settimana prossima la presidente sudcoreana, Park Geun-hye, sarà sottoposta ad un interrogatorio al fine di chiarire le vicende di corruzione che la hanno vista protagonista insieme alla sua confidente, Choi Soon-sil.
La Park avrebbe infatti permesso all’amica, soprannominata “la Sciamana”, di guadagnare una grande influenza negli affari dello stato, nonostante questa non ricoprisse alcuna funzione di governo, fornendole informazioni riservate su funzionari pubblici ed amministratori di grandi aziende, dati che sono stati poi utilizzati dalla Choi per estorcere un totale di quasi 70 milioni di dollari, i quali sarebbero poi andati a finire nelle casse di fondazioni a lei intestate.
Questo scandalo, nonostante le giustificazioni e le scuse pubbliche della presidente, ha fatto crollare la popolarità della Park il cui gradimento, secondo gli ultimi sondaggi, sarebbe inferiore al 5%.
La reazione a questa situazione, ormai insostenibile, è stata la manifestazione di ieri a Seul, la più numerosa della storia democratica del paese, in occasione della quale circa un milione di persone si sono riversate nelle strade della capitale per chiedere le dimissioni della Park, sempre più pressata in questo senso anche dai partiti di opposizione, la quale potrebbe quindi diventare la prima presidente sudcoreana a dover abbandonare la sua carica prima della fine naturale del proprio mandato.
Twitter: @giacomodolzani
