Corea del Sud. Vince Lee, che promette il rilancio economico e la pace con la Corea del Nord

di Guido Keller –

Il progressista Lee Jae-myung ha vinto le presidenziali in Corea del Sud promettendo “una penisola pacifica”, con riferimento alla Corea del Nord con cui Seul è ufficialmente in guerra dal 1953. Lee ha dichiarato inoltre il suo impegno per il rilancio economico del paese, ma a fargli man forte è stata la pessima gestione dell’ex presidente Yoon Suk-yeol, il quale lo scorso dicembre aveva addirittura imposto la legge marziale in diretta televisiva, accusando il Parlamento controllato dall’opposizione di essere ostaggio di “forze anti-stato”. In poche ore elicotteri militari, forze speciali e repressione poliziesca avevano ridisegnato lo scenario politico sudcoreano. Il Parlamento era stato assediato, i partiti messi fuori legge, le finestre infrante da incursioni notturne: scene che la memoria collettiva coreana non vedeva dagli anni più bui del post-guerra.
Il ritorno alle urne, dunque, non è solo elettorale, ma morale. Lee Jae-myung eredita un Paese profondamente diviso, scosso nelle sue fondamenta istituzionali e minacciato da sfide globali: il rilancio economico dopo la contrazione del primo trimestre, le pressioni commerciali di Donald Trump, la gestione di un Nord sempre più nucleare.
Ora Lee, che ha battuto in modo schiacciante il conservatore Kim Moon-soo, dovrà affrontare un’agenda esplosiva: negoziare con gli Stati Uniti l’esenzione dai nuovi dazi; rispondere alle tensioni strategiche con la Cina e il Giappone; e soprattutto ricostruire la fiducia nel sistema democratico coreano, compromesso dal golpe presidenziale mascherato da emergenza nazionale.
La Corea del Sud è arrivata a questo snodo storico dopo decenni di transizione democratica, cresciuta tra le contraddizioni di una regione sotto egemonie militari e pressioni commerciali. La vittoria di Lee segna una svolta: non solo nel rapporto tra cittadini e Stato, ma anche nel posizionamento del Paese in uno scacchiere indo-pacifico sempre più incandescente.