Coronavirus. le misure prese da Usa, Canada e Messico per limitarne la diffusione

di Alberto Galvi

Lo scorso 21 marzo, gli Stati Uniti hanno raggiunto accordi con il Canada e il Messico per limitare tutti i viaggi non essenziali attraverso le frontiere. Il DHS degli Stati Uniti fa parte di una strategia per fermare la diffusione del virus nella regione nordamericana.
Le economie di Canada e Stati Uniti sono altamente integrate consentendo al commercio di continuare evitando così importanti problemi per il settore automobilistico, nonché il trasporto di alimenti e medicine.
Il Canada invia il 75% delle sue esportazioni negli Stati Uniti, mentre circa il 18% delle esportazioni americane va in Canada. Il confine tra Stati Uniti e Canada è il più lungo al mondo tra 2 paesi.
Per questa ragione gli americani che stanno tornando in America e i canadesi che stanno tornando in Canada sono esentati dalla chiusura del confine.
I lavoratori transfrontalieri essenziali che sono ancora autorizzati ad attraversare il confine sono: gli equipaggi delle compagnie aeree, gli operatori sanitari e i camionisti.
I lavoratori che viaggiano attraverso i confini terrestri devono essere provvisti di documentazione che provi che il loro lavoro sia essenziale. In seguito la documentazione va consegnata al CBP che fornirà ulteriori prove a supporto delle loro dichiarazioni.
Per questa ragione è indispensabile che i datori di lavoro confermino la posizione dei loro dipendenti prima che cerchino di entrare attraverso il confine.
Le relazioni tra Canada e Stati Uniti sono costantemente migliorate negli ultimi 18 mesi, fin quando il Canada ha bocciato una proposta degli Stati Uniti di schierare truppe lungo il confine per combattere la diffusione del nuovo coronavirus, spingendo gli Stati Uniti a rinunciare a questo progetto.
Lo scorso 26 maggio il primo ministro canadese Justin Trudeau ha dichiarato che il confine è poroso in alcune sue parti, quindi l’accordo sarà esteso per circa un mese. Le restrizioni del Canada sono state annunciate il 18 marzo e sono state prorogate in aprile. Queste misure sono state nuovamente prorogate fino al 22 giugno 2020.
Per la prima volta da metà marzo il DHS (Department of Homeland Security) degli Stati Uniti ha dichiarato nei giorni scorsi che le restrizioni per limitare la diffusione del coronavirus sia per il Canada che per il Messico sarebbero state prorogate fino al 22 giugno.
Questi 3 paesi hanno confermato che le normali operazioni e i processi di accesso saranno limitati ai soli viaggiatori impegnati in viaggi essenziali. Il DHS avrà la discrezione di determinare ciò che si qualifica come viaggio essenziale.
Le autorità possono anche convalidare altre tipologie di viaggi essenziali a parte quelli per alcune tipologie di lavoro come quelli degli individui che viaggiano per motivi di salute e di istruzione ecc., purché in possesso di documenti di viaggio validi.
Inoltre il CBP (Customs and Border Protection) non deterrà più gli immigrati clandestini nelle strutture di detenzione statunitensi e restituirà immediatamente questi immigrati nel paese da cui sono entrati come il Canada o il Messico. Laddove tale ritorno non sia possibile, il CBP riporterà questi immigrati nel loro paese di origine.
I governi degli Stati Uniti, del Messico e del Canada stanno continuando a prendere le misure necessarie per combattere insieme questa pandemia. I canadesi temono una riapertura in quanto gli Stati Uniti hanno più casi confermati e decessi da Covid-19 rispetto a qualsiasi altro paese al mondo.
Il governo messicano e statunitense dopo aver esaminato la diffusione da Covid-19 nei propri paesi hanno invece deciso di lasciare invariate le restrizioni attuate il 21 marzo.