di Aberto Galvi –
In vista delle prossime elezioni presidenziali in Costa d’Avorio i partiti di opposizione esclusi dalla competizione, PPA-CI (Parti des peuples africains – Côte d’Ivoire) di Laurent Gbagbo e il PDCI (Parti démocratique de la Côte d’Ivoire) di Tidjane Thiam hanno formato un’alleanza per chiedere di poter partecipare alle urne. Entrambi i partiti hanno chiesto al governo di reintegrare nelle liste elettorali anche altre due figure chiave dell’opposizione: Guillaume Soro e Charles Blé Goudé.
La creazione del fronte di opposizione avviene in un clima politico teso. Con le elezioni presidenziali previste per il 25 ottobre, il nuovo fronte dell’opposizione mira ad aumentare la pressione sull’amministrazione del presidente Alassane Ouattara. Molti sostenitori sollecitano il presidente a candidarsi per un quarto mandato, ma non ha ancora annunciato la sua decisione. La sua scelta potrebbe cambiare radicalmente il panorama elettorale. Gbagbo ha invece lanciato il movimento “Trop c’est trop” per opporsi a un suo possibile quarto mandato.
Inoltre il fronte di opposizione “front commun” ha chiesto al governo di aprire un dialogo politico e di riformare la IEC (Commissione elettorale indipendente), l’organismo responsabile dell’organizzazione delle elezioni. Di fronte a questi movimenti il partito al governo, RHDP (Rassemblement des houphouëtistes pour la démocratie et la paix), insiste sul fatto che le decisioni di esclusione siano puramente giudiziarie e non politiche, e minimizza le richieste dell’opposizione definendole tentativi di ritardare il processo elettorale.