Croazia. Il prossimo 5 luglio si vota per le elezioni legislative

di Alberto Galvi

Per il prossimo 5 luglio il presidente croato Zoran Milanovic del partito SDP (Social Democratic Party of Croatia) ha annunciato le prossime elezioni parlamentari del proprio paese. I residenti all’estero invece voteranno il 4 e 5 luglio negli uffici diplomatici e consolari croati. L’Assemblea unicamerale è composta da 151 seggi di cui 140 membri sono eletti in 10 collegi elettorali plurinominali e 3 membri in un collegio uninominale. Le liste dovranno avere almeno il 40% dei candidati donne, altrimenti saranno squalificate.
Per quanto riguarda la diaspora croata i suoi deputati sono eletti direttamente con un voto proporzionale con una soglia minima del 5%. Gli altri 8 membri sono eletti da un collegio elettorale nazionale a maggioranza semplice dagli elettori appartenenti a minoranze riconosciute dalla Croazia, mentre la minoranza serba elegge 3 membri dell’Assemblea unicamerale.
Il resto dei deputati eletti sono i rappresentanti delle minoranze ungherese e italiana e sono eletti 1 ciascuna, mentre per le minoranze ceca e slovacca viene eletto 1 congiuntamente e di tutte le altre minoranze se ne eleggono 2. I deputati eletti hanno tutti un mandato di 4 anni.
Il governo croato di Andrej Plenković del partito HDZ (Croatian Democratic Union) ha allentato le misure contro il Covid-19 dopo un calo di nuovi casi grazie alla sua gestione della pandemia. Per questa ragione il partito di governo HDZ di centrodestra ha riguadagnato il vantaggio davanti al partito di opposizione SDP.
I conservatori al potere della Croazia si trovano ora ad affrontare una sfida da parte di un’alleanza di opposizione liberale dopo aver perso le elezioni presidenziali a gennaio.
Gli altri principali partiti sono: MOST-NL (Bridge of Independent Lists), HNS (Croatian People’s Party – Liberal Democrats), HSS (Croatian Peasant Party), GLAS (Civic Liberal Alliance), IDS (Istrian Democratic Assembly), SDSS (Independent Democratic Serb Party), BM365-SRS (Milan Bandic 365 – Party of Labor and Solidarity), Zivi Zid (Human Shield), HDS (Croatian Christian Democratic Party) e il NHR (Independents for Croatia).
Il paese dell’ex federazione jugoslava ha una delle economie più deboli dell’Unione europea dopo aver attraversato una guerra negli anni 90. L’economia croata ha sofferto molto durante la guerra del 1991-95. Tra il 2000 e il 2007, tuttavia, le fortune economiche della Croazia hanno iniziato a migliorare con una crescita del PIL moderata ma costante tra il 4% e il 6%.
Il paese balcanico ha subito un rallentamento dell’economia nel 2008 fino al 2014 riprendendosi poi nel 2017 con una crescita media del 2,8%.  All’inizio del 2018 il governo ha annunciato un piano di riforma economica, facendo diventare la Croazia un hub energetico del GNL (Gas Naturale Liquefatto). Nel frattempo queste riforme stanno continuando anche per tutto il 2020 anche se con molta fatica.
Il prossimo passo verso le elezioni sarà il 2 giugno, data di scadenza per i partiti politici croati per presentare le liste alla DIP (State Election Commission), che avrà quindi 48 ore per pubblicare l’elenco delle liste e dei candidati validi, prima dell’inizio ufficiale della campagna elettorale.