Cuba. Elezioni locali: al secondo turno aumenta l’astensionismo

di Alberto Galvi

Al secondo turno delle elezioni dei delegati locali dei municipi di Cuba sono stati chiamati a partecipare circa un milione di elettori, corrispondenti ai 925 collegi elettorali del territorio cubano in cui nessun candidato ha raggiunto il 50 per cento più uno dei voti al primo turno.
Secondo le informazioni del CEN (Consiglio Nazionale Elettorale), le province con il maggior numero di circoscrizioni per il secondo turno sono state L’Avana con 191, Santiago de Cuba con 146 e Guantanamo con 98. Dopo la giornata elettorale del primo turno, dello scorso 27 novembre, un totale di 11.502 collegi elettorali a Cuba hanno eletto il loro delegato, mentre domenica 4 dicembre sono stati eletti i delegati dei rimanenti 925 collegi elettorali.
Nel primo giorno di elezioni hanno votato quasi sei milioni di cubani, una cifra che rappresenta il 68,58 per cento delle liste elettorali. Per essere eletto un candidato doveva ricevere il 50 per cento più uno dei voti totali. I delegati eletti eserciteranno il loro mandato, in via non professionale, per cinque anni. Il ciclo elettorale a Cuba è iniziato il 27 novembre con le elezioni municipali e culminerà con l’elezione del presidente del paese nel secondo semestre del 2023.
In queste due giornate di elezione il dato che è stato confermato rispetto alle ultime elezioni municipali, tenutesi nel novembre 2017, e al referendum indetto a settembre di quest’anno per l’approvazione di un nuovo codice di famiglia, è l’astensionismo crescente rispetto a quando governavano i Castro. Con questo ennesimo aumento dell’astensionismo i cubani avvertono il governo di volere maggiori spazi di partecipazione politica.