“Il Decreto Flussi è un provvedimento che va nella giusta direzione ma arriva con numeri insufficienti rispetto all’emergenza reale che le piccole e medie imprese italiane stanno affrontando. In questo momento servono almeno 500.000 lavoratori pronti a entrare subito nel mercato del lavoro, in particolare nei settori del turismo, della ristorazione, dell’edilizia e dell’agricoltura. Siamo già a ridosso della stagione estiva e molte strutture stanno rinunciando a lavorare a pieno regime per mancanza di personale.”
Lo dichiara il presidente di Confimprenditori, Stefano Ruvolo.
“Il fabbisogno di manodopera crescerà ancora nei prossimi anni: entro il 2028 le PMI avranno bisogno di oltre un milione e mezzo di lavoratori per sostenere la produzione, garantire i servizi e rispondere alla domanda crescente in diversi comparti strategici. Apprezziamo l’impostazione programmatica e la volontà di uscire dalla logica emergenziale ma il numero di ingressi previsti per il 2025, poco più di 150.000 unità, non basta. Servono interventi più rapidi, flessibili e coraggiosi, che permettano alle imprese di reperire risorse umane già formate o formabili in tempi brevi, con percorsi trasparenti e procedure snelle. Il lavoro regolare, programmato e qualificato è un’opportunità per tutti ma va gestito con strumenti concreti e con la consapevolezza che la carenza di manodopera è oggi uno dei principali ostacoli alla crescita delle PMI italiane”.