Egitto. Zaky: proroga di altri 45 giorni di carcere

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Resta ancora in carcere lo studente 27enne egiziano dell’università di Bologna Patrick George Michel Zaky Soleyman, conosciuto alla cronaca come “Zaky”. L’ennesima proroga della detenzione, questa volta di 45 giorni, è stata decisa oggi dal tribunale del Cairo, ed il portavoce di Amnesty Italia Riccardo Noury, che segue il caso di prima persona, ha commentato che Avevamo veramente sperato in un esito diverso, ma la notizia che arriva dal Cairo è ulteriormente choccante e inumana“.
Zaky era rientrato il 7 febbraio nel suo paese per visitare i parenti, ma appena arrivato in aeroporto – aveva spiegato in una nota il ministero dell’Interno egiziano – “è stato fermato in esecuzione di un mandato di cattura emesso dalla procura generale” che lo ha accusato di aver diffuso false informazioni volte a minare la stabilità dello Stato, incitamento a manifestazione senza permesso, tentativo di rovesciare il regime, uso dei social media per danneggiare la sicurezza nazionale, propaganda per i gruppi terroristici e uso della violenza.
Per gli avvocati si è trattato di un arresto per errore, e sono al lavoro per dimostrare che la pagina Facebook sulla quale lo studente avrebbe scritto contro il regime di Abdel Fatah al-Sisi e a favore della libertà d’espressione sarebbe in realtà un falso.
Per quanto “Zaky” non sia cittadino italiano, le fasi del processo sono seguitissime dai media internazionali e dalle diplomazie, dopo il caso del barbaro omicidio dell’italiano Giulio Regeni.
In giugno il giovane aveva avuto il permesso di scrivere alla famiglia una lettera nella quale rassicurava riguardo alle sue condizioni fisiche.