di Giuseppe Gagliano –
Marc Abensour, ex ambasciatore francese a Singapore e attuale ambasciatore per l’Indo-Pacifico, sta cercando di espandere l’influenza francese in quella regione, una visione che non è pienamente condivisa dal ministero della Difesa.
Il ministero degli Esteri Catherine Colonna, guidata dalle ampie ambizioni in Asia e nel Pacifico, si sta concentrando sul promuovere l’influenza francese oltre il settore della difesa, spingendo per un aumento dei legami commerciali. Il ministero ha anche nominato nuovi rappresentanti nella regione, come Franck Paris a Taiwan e Marie Fontanel nelle Filippine e in Micronesia, sempre per rafforzare la presenza francese.
Abensour, il cui background comprende il lavoro nel settore della difesa e della sicurezza nazionale francese, auspica di influenzare il dialogo tra i ministeri. Nonostante la proattività del ministero della Difesa nel definire il concetto di Indo-Pacifico, la sua visione è considerata eccessivamente ambiziosa da alcuni membri della DGRIS del ministero, inclusa Alice Rufo, ex consigliere per l’Asia del presidente.
Il ministero della Difesa ha una strategia più conservatrice e mirata, concentrata su risultati specifici come la vendita di aerei Rafale all’Indonesia e alla Malaysia, la cooperazione con Singapore in materia di difesa e intelligenza artificiale, e le trattative per la vendita di Rafale all’India. La strategia difensiva francese enfatizza anche l’importanza della presenza nel Golfo Persico.
I vertici militari del ministero della Difesa preferiscono consolidare l’influenza esistente piuttosto che espandersi in nuovi territori, un approccio che evidenzia un certo conservatorismo strategico.
Le frizioni tra i due ministeri possano intensificarsi fino a diventare una lotta di potere che potrebbe paralizzare l’apparato esecutivo francese. Questo rappresenta un rischio per la coesione interna e l’efficacia delle politiche estere e di difesa della Francia.