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E’ ancora una volta nella bufera Le Pen padre, il quale ha postato uno youtube sulla commemorazione del poliziotto ucciso sugli Champs Elysées, Xavier Jugelé, affermando che “Mi è parso che ci fosse un equivoco in questa cerimonia, che si rendesse omaggio all’omosessuale piuttosto che la poliziotto”. “Sono stato turbato anche dalla dimensione della cerimonia”, ha aggiunto.
Un polverone innescato a una settimana dal ballottaggio dove corre la figlia Marine, candidata del Front National, alla quale non è restato altro da fare che dissociarsi dalle affermazioni del padre comunicando che “Ho trovato la cerimonia molto dignitosa e sono stata molto toccata dal discorso del compagno”, “sono sempre al fianco del poliziotti”.
Anche il nuovo leader del Front National, Steeve Briois, che da pochi giorni è subentrato a Le Pen, ha parlato di “provocazione inaccettabile”. Lo stesso Briois sarebbe omosessuale, come già nel 2014 aveva detto il giovane eletto frontista Octave Nitkowski, informazione poi confermata da Libération; ed esiste un vero e proprio elettorato gay del Fronte National, per quanto il partito si sia pronunciato contro il matrimonio fra persone dello stesso sesso (già in vigore in Francia), anche perché è molto rischioso per una coppia gay girare mano nella mano nelle banlieue di Parigi.
L’altro candidato, Emmanuel Macron, ha immediatamente chiesto a Marine Le Pen di “condannare pubblicamente le parole del padre, e si è chiesto “Come credere che potrà un domani assumere le più alte cariche dello Stato se non è in grado di sanzionare un tale comportamento nel suo partito?”.
