FRANCIA. Sarkozy ne ha per tutti, minaccia Siria e Iran. Ad ambasciatori ipotizza attacchi preventivi a siti nucleari

Ansa, 31 ago 11 –

Nicolas Sarkozy a tutto campo: alla vigilia della conferenza di sostegno alla ”Nuova Libia” convocata a Parigi e mentre all’interno tornano a punzecchiarlo le accuse di aver preso mazzette nel caso Bettencourt, il presidente francese alza il tiro in politica estera davanti agli ambasciatori di Francia. E arriva a minacciare l’Iran di ”attacchi preventivi” ai suoi siti nucleari. Era l’annuale riunione dei rappresentanti diplomatici della Francia all’estero, ma Sarkozy ha usato poco la diplomazia nel rivolgersi agli ambasciatori: ”Le ambizioni militari, nucleari e balistiche dell’Iran – ha affermato – costituiscono una minaccia crescente che potrebbe portare a un attacco preventivo contro i suoi siti, che provocherebbe una grave crisi che la Francia vuole evitare ad ogni costo”. Sarkozy ha ribadito che ”l’Iran rifiuta di negoziare seriamente” e ”si abbandona a nuove provocazioni. Di fronte a questa sfida – ha detto ai rappresentanti della Francia nel mondo – la comunita’ internazionale deve fornire una risposta credibile. Puo’ farlo se da’ prova di unita’, di fermezza e con sanzioni ancora piu’ dure”. Se Teheran ha avuto un cartellino giallo di ammonizione, Sarkozy ha tirato fuori quello rosso dell’espulsione parlando di Damasco: ”il presidente siriano ha commesso l’irreparabile – ha tuonato il capo dell’Eliseo – il potere a Damasco avrebbe torto a credere di essere protetto dal proprio popolo. La Francia, con i suoi partner, fara’ tutto quello che e’ legalmente possibile perche’ trionfino le aspirazioni del popolo siriano alla liberta’ e alla democrazia”. Ancora Medio Oriente per il presidente francese, che ha anche esortato l’Unione europea a parlare ”con una voce unica” quando si trattera’ di discutere alle Nazioni unite il riconoscimento di uno stato palestinese”, in settembre. ”Dobbiamo assumerci insieme le nostre responsabilita’ – ha detto Sarkozy – la Francia prendera’ delle iniziative, vogliamo l’unita’ dell’Europa”. Sulla sostanza del riconoscimento, il capo dell’Eliseo ha sottolineato che ”l’unica, vera sicurezza e’ la pace. Ed e’ innanzitutto attraverso la creazione di uno stato palestinese che la si otterra’. La sicurezza di Israele sara’ garantita meglio con uno stato palestinese democratico, moderno e vivibile alle sue frontiere, la Francia non smettera’ di ripeterlo. Al tempo stesso, Israele ha un diritto all’esistenza e alla sicurezza che e’ imprescindibile”.