G20. Russia e Usa per un nuovo accordo sul nucleare

di Elisabetta Corsi

Al G20 di Osaka vi sono state prove di distensione tra Stati Uniti e Russia e si è aperto uno spiraglio sulla possibilità di rinnovare il trattato sul disarmo nucleare.
Il presidente russo, Vladimir Putin ha commentato infatti che “abbiamo chiesto ai nostri rispettivi ministri degli Esteri di avviare una consultazione sul disarmo nucleare”. Se l’accordo andrà in porto verrà esteso lo START (trattato per la riduzione delle armi strategiche, Strategic Arms Reduction Talks) che era entrato in vigore nel 2011 dopo l’accordo tra Barack Obama e il presidente russo Dimitri Medvedev.
Il nuovo trattato ridurrà ulteriormente il numero delle testate nucleari pronte all’ uso come missili a portata intercontinentale e le basi di bombardieri fissate a 1550. Ma imporrà anche altre restrizioni ai due paesi mentre la scadenza sarà fissata per febbraio 2021.
Secondo il bollettino degli scienziati atomici, la Russia dispone di totale di 6.500 mentre gli Usa 6.185.
Putin però ha avvertito che la nuova scadenza del trattato potrà far ricominciare la corsa agli armamenti nucleari. Al momento ha rifiutato una tabella di marcia anzi ha dichiarato che è ancora presto per sapere se l’accordo andrà o meno in porto.
Sulla questione ha commentato il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov, presente al bilaterale insieme al collega statunitense, che ”L’umore è molto buono”, e che “L’atmosfera è costruttiva”. Ha confermato e persino avviato il desiderio di discutere una vasta gamma di problemi, dall’economia alla stabilità strategica. “Abbiamo riaffermato le nostre iniziative, che sono state presentate su questi temi ad Amburgo e l’anno scorso a Helsinki. Il Presidente degli Stati Uniti D. Trump ha detto che i suoi collaboratori, che erano presenti alla conversazione, riceveranno istruzioni per affrontare questi temi con i loro colleghi di Mosca”. Inoltre, secondo Lavrov, durante gli 80 minuti di incontro, da una dichiarazione rilasciata a Newsweek, “Putin e Trump hanno convenuto che queste questioni sono essenziali per la comunità internazionale nell’ambito della sicurezza e che la Russia e gli Stati Uniti come le due maggiori potenze nucleari sono chiamate a svolgere un ruolo di primo piano nella riduzione dei rischi, che purtroppo si stanno accumulando anche in questo ambito”.
La sospensione invece del trattato INF del 1987 continua come deciso a inizio anno. Un accordo che impedisce a Stati Uniti e Russia di dispiegare missili terrestri con una portata compresa tra le 310 e 3420 miglia. In questo caso si sono accusate a vicenda di violazione dell’accordo, la Russia per il dispiegamento del missile da crociera 9M729 e gli Usa di aver utilizzato strumenti di difesa di cui si sospetta il loro utilizzo per scopi offensivi in Europa orientale. Anzi, gli Usa hanno ammonito che l’accordo verrà rescisso del tutto se la Russia non si metterà in regola entro il 2 agosto.
L’incontro in ogni caso è stato visto in maniera positiva da entrambe le parti che non si vedevano faccia a faccia dall’incontro di Helsinki, dialogando su vari temi in maniera in maniera del tutto propositiva.