di Enrico Oliari –
Ennesima mattanza israeliana a Gaza, dove l’esercito ha compiuto un raid sulla scuola Khadijah, situata a Deir al-Balah. L’Onu aveva destinato l’edificio scolastico a centro per gli sfollati, ne ospitava 4mila, e a essere distrutti sono stati in particolare un centro medico e un luogo di preghiera, come ha riportato l’agenzia palestinese Wafa. Il bilancio del bombardamento è stato di 30 morti e un centinaio di feriti, dati che portano a oltre 39mila le persone uccise dagli israeliani, di cui un terzo bambini.
Secondo l’esercito israeliano la scuola era in realtà un centro di comando di Hamas e un magazzino per le armi, ma va ammesso che a forza di colpire centri di comando e magazzini per le armi i militari hanno spianato una regione abitata da oltre 2 milioni di individui. Più probabilmente vi è l’intenzione politica del governo Netanyahu di approfittare del conflitto per costringere con il terrore e con il sangue i palestinesi a emigrare e quindi farlo proprio, come hanno chiesto diversi ministri, l’intero territorio.
Nella giornata di oggi bombardate anche Rafah, Khan Yunis e l’area di Zeitun, a Gaza Città.
Nel doppiopesismo istituzionalizzato dei politici occidentali è già iniziato il mantra degli inutili inviti al cessate-il-fuoco, ma il servilismo agli Usa è in evidente scollatura rispetto all’opinione pubblica, tanto che persino la delegazione sportiva israeliana è stata fischiata all’inaugurazione delle olimpiadi di Parigi e quella palestinese applaudita.
Si terranno domani a Roma i colloqui a cui prenderanno parte i vertici dei servizi segreti di Israele, Qatar, Egitto e Usa.