di Giuseppe Gagliano –
Le forze israeliane hanno ingaggiato scontri con militanti palestinesi in tutta Gaza il 15 maggio, inclusa la città meridionale di Rafah, in un’escalation di un conflitto che dura da oltre sette mesi e che ha provocato la morte di decine di migliaia di civili. Nel frattempo le tensioni tra Israele e le Nazioni Unite sono aumentate, poiché l’esercito israeliano ha richiesto spiegazioni per i filmati che mostravano uomini armati vicino ai veicoli dell’Agenzia delle Nazioni Unite per il Soccorso e il Lavoro per i Rifugiati Palestinesi (UNRWA).
In un’altra vicenda l’India ha dichiarato di essere impegnata nel rimpatrio del corpo di un membro dello staff delle Nazioni Unite ucciso a Rafah, in seguito a quello che l’ONU ha dichiarato essere stato un colpo di carro armato. Negli ultimi giorni le forze israeliane hanno avanzato verso est di Rafah alla ricerca dei quattro battaglioni di Hamas che si ritiene siano presenti nella città, nonostante gli Stati Uniti, principali alleati di Israele, abbiano chiesto la fine delle operazioni per evitare gravi perdite civili.
Gli Stati Uniti richiedono inoltre che Israele presenti un piano chiaro per il futuro di Gaza, una posizione ribadita dal segretario di Stato Antony Blinken, il quale ha dichiarato che né l’occupazione israeliana né il governo di Hamas sono accettabili. “Non possiamo nemmeno permettere anarchia e un vuoto che probabilmente sarebbe colmato dal caos”, ha affermato Blinken durante una visita in Ucraina. Le dichiarazioni hanno suscitato una risposta da parte di Israele, con il primo ministro Benjamin Netanyahu che ha affermato che la pianificazione post-bellica è impossibile senza prima completare “la distruzione di Hamas”. Dall’attacco di Hamas del 7 ottobre, l’offensiva israeliana su Gaza ha causato la morte di oltre 35mila palestinesi di cui un terzo bambini, secondo i funzionari sanitari di Gaza. Gli uomini armati guidati da Hamas hanno invece ucciso circa 1.200 persone e catturato oltre 200 ostaggi nel raid del 7 ottobre contro il sud di Israele, secondo i dati israeliani.