Gb. Brexit: passaporto e restrizioni per i cittadini europei

di Elisabetta Corsi –

I conservatori hanno pubblicato un piano per migliorare la sicurezza alle frontiere dopo la Brexit. Un piano che entrerà in vigore se vinceranno le prossime elezioni, previste per il 12 dicembre, e che avrà lo scopo di rendere più difficile l’ingresso nel Regno Unito di criminali provenienti dall’Unione Europa. Esso consisterà in controlli automatici in entrata e uscita e nell’obbligo di passaporti con dati biometrici, cosa che nelle intenzioni permetterà di controllare chi saranno i sospetti e di identificare chi violerà i termini del proprio visto. Permetterà inoltre di contrastare l’immigrazione clandestina.
In sostanza il governo vuole introdurre un sistema di visto sul tipo di quello statunitense, si chiamerà Eta (Electronic Travel Authorization), e i viaggiatori dovranno esserne in possesso prima di passare la frontiera.
Negli Stati Uniti è la certificazione Esta, senza la quale non si può entrare nel Paese e che deve essere compilata e approvata prima dell’arrivo.
Priti Patel, segretario di stato per gli Affari Interni, ha anche proposto poteri più ampi per negare l’ingresso ai cittadini dell’Ue con gravi condanne penali. La criminalità minorile sarà valutata caso per caso, non sarà un ostacolo come per le persone provenienti da paesi terzi.
Questo significa la fine dell’uso delle carte d’identità europee quali prova sufficiente per i viaggi in Gran Bretagna, e verrà quindi meno il principio di libera circolazione.
Il piano include anche maggiori controlli sulle merci che entrano nel Regno Unito dall’Ue utilizzando dati certificati prima dell’arrivo, che ridurrebbero di 5 miliardi di sterline le “perdite” di entrata causate dal contrabbando.
I dettagli sul funzionamento di questo sistema, secondo la BBC, saranno precisati nei negoziati commerciali con l’Unione Europea e con il resto del mondo.
Secondo i laburisti, un’azione del genere minerebbe la possibilità per il Regno Unito di accesso alle banche dati o al mandato d’arresto europeo danneggiando di fatto la lotta al terrorismo e alla criminalità organizzata. I liberal-democratici invece ritengono che il piano dei conservatori porterebbe a più burocrazia e tasse per chiunque si rechi nell’Unione Europea per le vacanze, in quanto l’Europa attiverebbe un sistema a specchio per i cittadini britannici.