GB. Massoneria: al Goi il riconoscimento della United Grand Lodge of England

di Enrico Oliari

L’Agenparl, rifacendosi a proprie fonti “ben informate”, ha riportato la notizia secondo cui il prossimo mese l’United Grand Lodge of England (Ugle) potrebbe dare il riconoscimento al Grande Oriente d’Italia (Goi), cioè all’Obbedienza massonica più numerosa (23mila iscritti) e antica d’Italia (1805).
Tale riconoscimento nel 1993 era stato tolto al Goi e dato alla secessionista Gran Loggia Regolare d’Italia, allora guidata dal gran maestro Giuliano Di Bernardo, un’esperienza che tuttavia si è tradotta in un numero di gran lunga minore di iscritti.
Il Grande Oriente d’Italia, guidato dal gran maestro Stefano Bisi, gode già di parecchi riconoscimenti sul piano internazionale (193), ma per 30 anni è mancato quello della “Loggia Madre” che, come osserva Agenparl, potrebbe ora andare ad entrambe le obbedienze.
A seguito dell'”Inchiesta Cordova” Di Bernanrdo aveva a suo tempo riferito di essere venuto a conoscenza dell’esistenza di infiltrazioni mafiose e ndranghetiste in logge del Meridione, da lì la sua scelta di lasciare il Grande Oriente d’Italia e di fondare una nuova obbedienza. Tuttavia storia e cronaca raccontano che, purtroppo, le infiltrazioni mafiose sono trasversali e arrivano ad interessare anche partiti e associazioni di ogni genere, per cui la strategia di buttare via il bambino con l’acqua sporca verrebbe a tradursi di fatto col cancellare per le colpe (o i sospetti) di singoli le libertà di associazione e di espressione previste dagli articoli 18 e 21 della Costituzione, ovvero di nuocere a individui onesti e corretti che con la criminalità organizzata non hanno nulla a che fare.
Correttamente Bisi, che ha definito “Mafia, Ndrangheta e Camorra i veri cancri della società civile”, ha provveduto nell’immediatezza a sospendere il medico Alfonso Tumbarello, accusato (e innocente fino a prova contraria) di favoreggiamento nei confronti del boss Matteo Messina Denaro, che utilizzava la falsa identità di Andrea Bonafede.
L’Algenparl riporta anche “qualche voce maliziosa” secondo cui alla base della decisione della Ugle vi sarebbe da parte dell’Inghilterra la ricerca in Ucraina di “proseliti in vista del possibile scontro con i russi a marzo”, forse perché il Goi riconosce la Gran Loggia d’Ucraina. Tuttavia tale ricostruzione risulta decisamente azzardata. Più probabilmente ad essersi mosse sono state la diplomazie di entrambe le parti, le quali verrebbero a beneficiare del fisiologico reciproco riconoscimento alla luce di uno dei principali valori proclamati dai massoni, cioè la fratellanza universale.