Georgia. Al via la costruzione del porto di Anaklia. Per contrastare gli interessi della Russia

di Giuseppe Gagliano

Che il Mar Nero sia uno snodo economico e militare di estrema rilevanza per gli USA, per la Russia e per la Cina è un dato di fatto, sul piano geopolitico non contestabile. La Georgia sta tuttavia cercando di accelerare la costruzione di un nuovo porto ad Anaklia, denominato Anaklia Deep Sea Port, la cui messa in opera è stata affidata ad un consorzio, la TBC Holding, composto dalla Conti International (Stati Uniti), dalla SSA Marine (Stati Uniti), dalla British Wondernet Express, che lavora in Asia centrale, e dalla G-Star Ltd. bulgara. Questo progetto ha un’importanza strategica per l’economia della Georgia come hub commerciale tra Europa e Asia. Se infatti i porti georgiani hanno attualmente la capacità di ricevere un discreto quantitativo di flotta commerciale, con quello di Anaklia la Georgia avrà la possibilità di servire le navi mercantili con una capacità di oltre 10mila Teu, incrementando in modo rilevante il suo perso economico nel Mar Nero.
Il porto di Anaklia Deep Sea sarà costruito in nove fasi, l’ultima da completare nel lontano 2069, quando il porto avrà una profondità di 20,5 metri, 32 ormeggi e una zona di libero scambio e industriale di 600 ettari. Il nuovo porto realisticamente dovrebbe essere in grado di gestire di 5 milioni di tonnellate all’anno.
Al di là del porto di Anaklia, la Georgia ha quattro porti suo Mar Nero: Poti (controllato dal gigante della logistica danese Maersk usato per container e merci), Batumi (controllato dal KazTransOil di proprietà statale del Kazakistan, usato principalmente per petrolio, ma anche per merci e container), Kulevi (controllato dalla società petrolifera statale azera SOCAR) e Supsa (controllata dalla società petrolifera britannica BP).
Tuttavia la mancanza di progressi nella costruzione del porto di Anaklia Deep Sea sono la diretta conseguenza del ruolo geopolitico della Russia e della Cina. Per quanto riguarda la Russia questa non può accettare che il porto di Anaklia possa diventare un’infrastruttura militare della Marina americana, seppure non vada dimenticato che la Georgia è un paese che aspira ad aderire alla NATO.
Non a caso la Russia ha recentemente incrementato la sua proiezione di potenza nel Mar Nero sullo stretto di Kerch e sul mare di Azov. Infatti il Consorzio Taman RMP (RosMorPort) che dovrebbe comprendere cinque compagnie quali RosMorPort, KuzbassRazrezUgol, MetaloInvest, Russian Railways (RZD) e SUEK, è destinato a costruire il “Taman Port”, che è strategicamente situato sul lato russo dello Stretto di Kerch, il quale collega il Mar Nero Nero e il Mare di Azov.
Per quanto riguarda la Cina, la recente visita del ministro degli Esteri cinese in Georgia dimostra l’interesse anche del Dragone verso questa importante infrastruttura portuale in relazione alla Nuova Via della Seta. Proprio per questo non deve dunque destare alcuna sorpresa se la Cina intenda utilizzare questa infrastruttura portuale anche da un punto di vista militare, ovviamente in funzione di contenimento anti americano.
A giugno, il segretario di stato americano, Mike Pompeo, ha dichiarato durante la visita al primo ministro della Georgia Mamuka Bakhtadze, che il futuro porto di Anaklia migliorerà le relazioni della Georgia con le economie libere e impedirà alla Georgia di cadere in preda all’influenza economica russa o cinese.