Germania. Camion sulla folla a Berlino, 12 morti. Si pensa al terrorismo

di Guido Keller –

BERLINO. Non sono ancora chiare le dinamiche della strage avvenuta a Berlino ieri sera, quando un camion carico di acciaio e con targhe polacche si è schiantato sulla folla del Mercatino di Natale della Breitscheidplatz, nei pressi della Kurfuerstendamm, parte occidentale della città.
Gli indizi portano a pensare ad un attentato di matrice jihadista, e quindi si tratterebbe di terrorismo, ma gli inquirenti si mostrano ancora cauti; il ministro dell’Interno Thomas de Maizière alla tv pubblica Ard ha detto che “Al momento non voglio usare la parola attentato anche se molti indizi lo indicano”.
Chi conduceva il mezzo, che transitava in una zona solitamente non trafficata dai veicoli pesanti, sembra essersi schiantato con intenzionalità sui frequentatori del mercatino, a tutta velocità, uccidendo nella sua corsa 12 persone e ferendone 48.
Lo spedizioniere polacco Ariel Zurawski ha spiegato che alla guida del mezzo, che era partito dall’Italia e che era diretto in Polonia, vi era suo cugino, che dalle 16.00 di ieri non rispondeva al telefono nonostante la moglie lo stesse cercando e che era persona seria e con esperienza.
Il corpo dell’autista crivellato di colpi è stato rinvenuto sul sedile di guida del mezzo, mentre un uomo che era con lui ha tentato di darsi alla fuga ma è stato catturato dagli agenti. Si tratterebbe di un mediorientale o di un caucasico, forse di un richiedente asilo, che comunque sul mezzo non doveva esserci. L’ipotesi è quindi che il secondo uomo abbia costretto l’autista a compiere il folle gesto che richiama la strage di Nizza del 14 luglio, quando in un’azione rivendicata dall’Isis un camion ha ucciso 86 persone.
La tecnica terroristica dell’investimento era stata indicata a suo tempo da Abu Muhammad al-Adnani, portavoce dell’Isis, il quale aveva detto in un suo messaggio che “Se non riuscite a trovare una bomba o un proiettile… usate la vostra auto e investiteli”.