di Giuseppe Gagliano –
Il Giappone e gli Stati Uniti si trovano difronte a una sfida comune nella lotta contro l’acciaio cinese a basso costo, secondo Shinjiro Koizumi, principale candidato alla carica di primo ministro giapponese. Durante un dibattito Koizumi ha sottolineato l’importanza di evitare conflitti tra Tokyo e Washington in merito all’industria siderurgica, esortando invece i due paesi a collaborare per affrontare insieme la concorrenza della Cina, attualmente il più grande produttore mondiale di acciaio. Secondo Koizumi, l’industria cinese, che produce acciaio a basso costo senza rispettare standard di energia pulita o rinnovabile, sta inondando il mercato globale e minacciando le economie delle nazioni democratiche che operano secondo regole di mercato più eque.
A tal proposito l’ex ministro dell’ambiente giapponese ha evidenziato il rischio per le economie di Giappone e Stati Uniti di subire conseguenze economiche negative se non si adotteranno strategie comuni per fronteggiare l’offensiva commerciale cinese. Koizumi ha anche accennato alla necessità di rafforzare le politiche di difesa economica attraverso sanzioni e dazi più rigorosi contro i prodotti cinesi, oltre a incentivare lo sviluppo di tecnologie siderurgiche ecologiche e sostenibili nei paesi democratici. Le relazioni tra Giappone e Stati Uniti in ambito commerciale, già messe alla prova negli ultimi anni, potrebbero quindi trarre vantaggio da una cooperazione più stretta nella lotta contro la concorrenza sleale cinese, anche nel contesto delle tensioni geopolitiche più ampie in Asia orientale.












