Giappone. La Izumo parteciperà alle manovre aeronavali nel Mar Cinese Meridionale

di Francesco Cirillo –

Il Giappone si riaffaccia nello scenario geopolitico dell’Asia orientale per tornare protagonista nella regione. Nel quadro dell’esercitazione denominata Malabar, le maxi-manovre aeronavali che prenderanno inizio nel luglio prossimo e che vedranno coinvolte le marine e le aeronautiche di Giappone, India e Usa, Tokyo ha deciso di inviare la portaelicotteri Izumo. L’unità nipponica farà scalo nelle Filippine, in Indonesia e a Singapore e durante il transito la nave condurrà nel Mar Cinese Meridionale esercitazioni congiunte con unità navali statunitensi.
Se la cosa verrà confermata dai fatti, non mancheranno provocazioni e accuse di riesumazione del militarismo al Giappone da parte della Cina.
Il previsto arrivo a maggio della nave nel Mar Cinese Meridionale raffigura una novità importante: la Izumo sarà la più grande unità da guerra (da meritare il nomignolo di Portaerei ) della Marina militare giapponese a essersi spinta così lontano dall’arcipelago nipponico dai tempi della Seconda guerra mondiale.
La Izumo, nonostante le somiglianze, è diversa dalle classiche portaerei poiché è stata ideata per contrastare le attività dei sommergibili, per operare in situazioni di soccorso in mare e per l’assistenza umanitaria. Tokyo intende così controbilanciare non solo la minaccia nordcoreana, ma anche far fronte alla pericolosa attività militare cinese, aumentata nell’area fra il Mar Cinese Meridionale e l’Oceano Indiano. Intende inoltre mostrare il suo apparato militare, ”normalizzato” dal Premier nipponico Abe con la recente riforma costituzionale al fine di mantenere lo status quo nella regione.