Giordania. Sventato attacco dell’Isis a militari governativi e israeliani

di Giuseppe Gagliano

I servizi di sicurezza della Giordania avrebbero sventato un piano di una cellula di combattenti dello Stato Islamico volto a effettuare un attacco armato, con l’obiettivo finale di uccidere truppe giordane e israeliane. Il quotidiano giordano di proprietà statale Al-Ra’I ha riportato che l’attacco doveva essere effettuato a Gawr as-Safi, un’area scarsamente abitata della Valle del Giordano, che è adiacente alla parte meridionale della regione israeliana del Mar Morto.
Il giornale afferma che il dipartimento di intelligence generale della Giordania ha catturato un sospetto militante islamista nel dicembre del 2020. Secondo quanto riferito, il loro obiettivo era attaccare un posto di frontiera giordano a Gawr as-Safi e uccidere le guardie di frontiera. Hanno quindi pianificato di entrare in Israele e aprire il fuoco sui soldati israeliani per ucciderli, in quella che sembra essere stata pianificata come una missione di omicidio-suicidio.
Nell’incriminazione dei quattro uomini le autorità giordane affermano che sono stati trovati mentre accumulavano armi in un nascondiglio, che prevedevano di utilizzare per portare a termine il loro attacco in Giordania e Israele. Ora sono accusati di aver cospirato per commettere un atto di terrorismo e di aver propagato l’ideologia dello Stato Islamico, che il governo giordano designa come organizzazione terroristica internazionale.
Nel frattempo una nuova valutazione dello Stato Islamico da parte dell’Analytical Support and Sanctions Monitoring Team del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite avverte che l’organizzazione militante rimane forte in alcune parti del Medio Oriente. Il rapporto, pubblicato settimana scorsa, riconosce che lo Stato Islamico ha subito battute d’arresto negli ultimi anni, ma mette in guardia dal respingere la minaccia, osservando che il gruppo militante “si è evoluto in un’insurrezione radicata” che sta “sfruttando le debolezze della sicurezza locale per trovare rifugi sicuri, e sta prendendo di mira le forze governative” in tutta la regione.