Grecia. Entrano in Parlamento tre partiti di estrema destra

di Alberto Galvi

Con le elezioni greche entrano in Parlamento tre partiti di estrema destra, tra cui Spartans, sostenuto dall’ex leader di Alba dorata Ilias Kasidiaris. Gli spartani, così come il partito filorusso Soluzione greca e l’ultraortodosso Niki (Vittoria), hanno ottenuto 34 seggi su 300 grazie al 12 per cento dei voti.
Alba dorata è ora considerata un’organizzazione criminale, nota per i suoi saluti nazisti e i violenti attacchi di strada, in particolare contro rifugiati e migranti. È stato anche collegato all’omicidio del rapper Pavlos Fyssas nel 2013.
Grazie al nuovo sistema elettorale che assegna 50 seggi al partito vincitore, il partito Nuova Democrazia di Kyriakos Mitsotakis è riuscito ad ampliare il suo vantaggio a due cifre sul suo principale rivale, il partito di sinistra Syriza, e si è assicurato 158 seggi nel Parlamento. Il partito conservatore al governo non è riuscito ad aumentare significativamente la sua maggioranza parlamentare rispetto alle elezioni del 2019, in cui ha rovesciato il partito di sinistra Syriza. L’ex primo ministro greco Alexis Tsipras ha annunciato che si dimetterà dalla carica di leader di Syriza a seguito della sconcertante sconfitta alle elezioni parlamentari.
Sebbene i tre partiti di estrema destra rappresentino una piccola minoranza della composizione politica del Parlamento, permangono preoccupazioni su ciò che le loro opinioni su questioni come l’aborto, la migrazione e i diritti dei gay potrebbero significare per la politica greca. Uno dei motivi per cui alcune di queste fazioni di estrema destra sono riuscite a entrare in Parlamento è l’agenda altamente nazionalista perseguita da Nuova Democrazia negli ultimi quattro anni al potere. Nuova Democrazia ha affrontato numerose accuse di violazione dello Stato di diritto, compresi i respingimenti illegali di rifugiati in mare e lo scandalo di intercettazioni, che vede il primo ministro Kyriakos Mitsotakis accusato di aver supervisionato lo spionaggio di giornalisti e leader dell’opposizione, nonché dei suoi ministri più stretti e dei capi delle forze armate.
L’elezione di Soluzione greca, che aveva precedentemente detenuto seggi in Parlamento, non è stata tanto una sorpresa, mentre lo è Niki, il partito ortodosso ultra-cristiano, che era praticamente sconosciuto prima del voto di maggio. Niki è stato il primo partito politico in Grecia a investire così tanto su questioni come l’aborto.