Haiti. Il governo si è rivolto all’Africa e all’America Latina per il dispiegamento di una forza multinazionale

di Alberto Galvi

Il governo di Haiti si è rivolto all’Africa e all’America Latinaper il dispiegamento di una forza militare multinazionale nel paese caraibico, dove la violenza dilagante delle bande ha causato negli ultimi anni innumerevoli vittime.
Il governo del primo ministro Ariel Henry sta lavorando con partner locali e internazionali per stabilire la sicurezza nel paese. E’ stato il ministro degli Affari esteri haitiano, Jean Généus, a dichiarare che Haiti sta effettivamente cercando assistenza militare dall’Africa e dai partner regionali.
Di fronte ai ripetuti fallimenti del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite nel prendere una decisione chiara sulla crisi umanitaria e di sicurezza ad Haiti, i funzionari haitiani si sono recentemente impegnati in una serie di iniziative diplomatiche volte a convincere direttamente gli Stati africani e latinoamericani della necessità formare una rapida forza multinazionale per aiutare a reprimere le bande criminali nel paese travagliato.
Le forze di polizia poco addestrate e poco equipaggiate hanno costretto gruppi di civili a farsi giustizia da soli, attraverso i vigilantes. Nelle ultime settimane diverse dozzine di presunti criminali sono stati bruciati vivi nell’area metropolitana di Port-au-Prince. Gli esperti affermano che la situazione generale potrebbe diventare irrecuperabile nell’immediato futuro se non si interviene in termini di sicurezza.