Hong Kong. Il Parlamento ha eletto John Lee governatore

di Alberto Galvi

Il Parlamento di Hong Kong ha eletto John Lee governatore. ha ottenuto 1.416 voti su 1.500, mentre otto hanno votato contro di lui. La sua elezione pone per la prima volta un funzionario della sicurezza ad una carica così importante a Hong Kong; Lee era stato ex vice commissario di polizia fino a quando non era stato promosso a segretario capo nel 2021, e Lee si è costruito la reputazione nel far rispettare la legge e l’ordine in maniera rigorosa.
Tutti i membri del Parlamento sono stati attentamente controllati dal governo centrale di Pechino, mentre John Lee è stato sanzionato dagli Stati Uniti nel 2020 per il suo ruolo chiave nella legge sulla sicurezza nazionale imposta dalla Cina che ha schiacciato il movimento democratico della città.
A causa di questa legge più di 150 persone sono state arrestate perché ritenute colpevoli di atti di secessione, sovversione, terrorismo e collusione con forze straniere. Quasi tutti gli attivisti pro democrazia sono stati incarcerati, mentre altri sono fuggiti all’estero o sono stati intimiditi fino al silenzio.
Lee era l’unico candidato in corsa e sostituirà l’attuale leader Carrie Lam il 1 luglio: Lam è al suo quinto mandato, caratterizzato da enormi proteste a favore della democrazia che chiedevano le sue dimissioni e dalla repressione che ha zittito il dissenso.
I gruppi della società civile sono stati sciolti mentre anche i media liberali, come Stand News e Apple Daily sono stati chiusi. Le autorità cinesi affermano che la legge è necessaria per ripristinare la stabilità dopo le lunghe proteste a favore della democrazia nel 2019. Il voto dello scorso 8 maggio ha fatto seguito lo scorso anno a importanti modifiche della legge elettorale di Hong Kong.
Il ruolo di Lee come prossimo leader di Hong Kong ha suscitato preoccupazione sul fatto che Pechino possa rafforzare ulteriormente la sua presa. Lee è un convinto sostenitore della legge sulla sicurezza nazionale imposta nel 2020.
Nella scelta del loro leader i residenti di Hong Kong hanno poca voce in capitolo, nonostante le promesse della Cina di garantire col tempo la piena democrazia all’ex colonia britannica, tornata sotto il dominio cinese nel 1997.
Durante la campagna elettorale Lee si è impegnato a promulgare più leggi sulla sicurezza di Hong Kong e ha promesso di aumentare l’offerta di alloggi e di migliorare la competitività e lo sviluppo della città-stato.