I contractor Usa in Medio Oriente

di Giuseppe Gagliano

Sotto il profilo strettamente statistico i commandos schierati in Medio Oriente sono in aumento. In particolare vi è la presenza di Navy Seals, Army Green Berets e Marine Corps Raiders, i quali sono in costante aumento poiché l’uso della contro insurrezione diventa indispensabile per fare fronte alle offensive dei gruppi terroristici. Infatti la guerra che gli USA stanno attuando è sempre più caratterizzata dall’affidamento a forze speciali, appaltatori privati, delegati locali che lavorano con e per i militari e con la CIA.
Quest’anno il 62% delle forze d’élite che prestano servizio all’estero sono state coordinate dal comando centrale, o CENTCOM, che ha posto in essere diverse operazioni tra cui Inherent Resolve, che mira a sconfiggere l’ISIS in modo definitivo in Iraq e Siria, l’Operation Freedom’s Sentinel, finalizzata alle missioni di contrasto in Afghanistan che includono antiterrorismo e supporto delle forze alleate afghane, ed infine l’Operation Yukon Journey, che sostiene l’Arabia Saudita e i suoi partner nella loro lotta contro i ribelli Houthi nello Yemen.
È tuttavia significativo e singolare che questo maggiore uso delle operazioni speciali nell’area delle operazioni del CENTCOM arrivi proprio quando i consiglieri per la sicurezza della Casa Bianca hanno riferito di aver proposto di espandere la presenza della CIA in Afghanistan. Allo stesso tempo anche il numero di appaltatori privati nella regione è in aumento. Alla fine dell’amministrazione Obama vi erano ufficialmente 42.592 dipendenti degli appaltatori privati nel Medio Oriente, di cui 25.197 in Afghanistan. Oggi, secondo le statistiche del CENTCOM, sono 53.359 i dipendenti di appaltatori privati schierati nella regione, 27.457 dei quali stanno prestando servizio nella guerra afgana.
Proprio in Afghanistan il numero degli appaltatori privati è quasi il doppio di quello del personale militare statunitense, che attualmente ammonta a circa 14mila unità.
La combinazione di un numero crescente di commandos, agenti della CIA e appaltatori privati indica chiaramente che il modello di guerra condotta sia quello della guerra a bassa intensità. Tuttavia,nonostante l’impiego ampio e capillare di queste forze, l’Isis continuerà a rimanere una minaccia duratura in Afghanistan anche qualora il governo afgano e i talebani dovessero raggiungere un soluzione politica come indicato in un report ufficiale.
Anche la valutazione dei militari statunitensi sulla situazione in Siria è in contrasto con le dichiarazioni di Trump secondo cui l’ISIS è stato sconfitto “al 100%”. Infatti l’operazione Inherent Resolve continua a mantenere una rilevante presenza in Siria e Iraq. Il report ufficiale rileva che probabilmente l’ISIS conserva tra i 14mila e i 18mila membri in Iraq e Siria, compresi un numero ampio di stranieri che ammonterebbe a 3mila individui.