I paesi dell’Asean pronti a lasciare il dollaro

Ora anche l’ASEAN dopo i BRICS considerano il disaccoppiamento dal dollaro USA, dall’euro, dallo yen, e dalla sterlina britannica.

di Alessandro Pompei

L’Associazione delle nazioni del sud-est asiatico (Asean), nel corso dell’ultima riunione svoltasi a Bali dal 28 al 31 marzo e che ha coinvolto i ministri dell’Economia e i governatori delle banche centrali delle rispettive nazioni, ha annunciato di essere in fase di valutazione della possibilità di abbandonare l’uso del dollaro USA, dell’euro, dello yen e della sterlina britannica per favorire accordi finanziari attraverso le valute nazionali. Tale sostituzione è un passo importante anche verso l’abbandono del dollaro come valuta di riserva nella regione.
Se tale misura verrà adottata, il sistema di pagamento digitale transfrontaliero dell’ASEAN sarà ulteriormente ampliato, consentendo inoltre ai paesi membri di utilizzare le valute locali per il commercio, secondo un rapporto informativo.
La notizia è arrivata dopo un annuncio del 27 marzo da parte della Banca centrale indonesiana secondo cui il paese si starebbe preparando a eliminare gradualmente Visa e Mastercard, introducendo al contempo il proprio sistema di pagamento interno.
In precedenza il presidente indonesiano Joko Widodo aveva chiesto alle amministrazioni regionali di iniziare a utilizzare le carte di credito emesse dalle banche locali, poiché l’allontanamento dai sistemi di pagamento occidentali è necessario per proteggere le transazioni da “possibili ripercussioni geopolitiche”, proprio come accaduto alla Russia nel marzo 2022, la quale ha visto tanto la sua espulsione dal circuito di pagamento Swift, quanto il congelamento delle riserve estere in dollari della banca centrale.