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E’ salito a 20 morti e 189 feriti, di cui 60 da colpi di arma da fuoco, il bilancio delle vittime dei gravi scontri tra induisti e musulmani che si sono verificati ieri nella capitale indiana Nuova Delhi in concomitanza con la visita del presidente Usa Donald Trump.
L’epicentro delle violenze si è avuto in un quartiere situato a circa 18 chilometri a nord-est dal centro urbano, ed il motivo sarebbe stata l’introduzione avvenuta ormai qualche settimana fa del Citizenship Amendment Act (Caa), che verrebbe a discriminare la minoranza islamica sprovvista di documenti.
Agli iniziali tafferugli tra musulmani e nazionalisti induisti sono seguiti lanci di oggetti, auto e negozi incendiati, aggressioni fisiche fino a sparatorie.
Nell’area è stato poi introdotto il coprifuoco, sono stati proibiti gli assembramenti di quattro o più persone, ed è stato incrementato il numero degli agenti.
