Iran. Avviate nuove centrifughe per l’arricchimento dell’uranio

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La televisione di Stato iraniana ha trasmesso l’inaugurazione, tenuta dal presidente Hassan Rohani nel complesso di Natanz, di 164 centrifughe IR-6 e un’altra delle 30 IR-5, il cui scopo è quello di arricchire l’uranio. L’impiego di tali macchinari è vietato dall’accordo del 2015 “5+1”, il “Jpcoa” sottoscritto dalla Repubblica Islamica e poi di fatto sospeso con il ritiro degli Usa di Donald Trump nel 2019.
La mossa potrebbe tuttavia avere un valore propagandistico, dal momento che a Teheran si continua a sperare giorno dopo giorno ad una riattivazione del Jpcoa, ma al momento le speranze riposte nella presidenza Usa di Joe Biden non sembrano essere corrisposte.
L’amministrazione di Donald Trump si era ritirata dall’accordo del 2015 evidentemente per compiacere Israele, ed aveva reintrodotto le sanzioni alla Repubblica Islamica imponendo agli alleati tra cui l’Italia, pena ritorsioni, di fare altrettanto.
Al momento gli altri firmatari dell’accordo (Cina, Russia, Francia + Germania – Ue) continuano a sperare nella ripresa del Jpcoa, e già la cancelliera tedesca Angela Merkel, la quale da subito ha affermato il suo impegno “per portare nuovo slancio nelle trattative”, ha sentito il presidente iraniano Hassan Rohani ponendosi come intermediaria con Biden.
Tuttavia Teheran continua a non avere risposte, da qui l’iniziativa di avviare nuove centrifuge.