Iran. Sanzioni simmetriche verso 15 aziende Usa

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L’Iran ha risposto alle sanzioni Usa previste dalla legge per la non proliferazione di armi di distruzione di massa per la Siria, l’Iran e la Corea del Nord con l’introduzione di sanzioni simmetriche che hanno come oggetto 15 aziende statunitensi, le quali “forniscono aiuto al terrorismo”.
E’ quanto riporta l’agenzia Tasnim, nella cui nota si legge che “Il Ministero degli Esteri iraniano, in risposta alle sanzioni unilaterali degli Stati Uniti ha rilasciato una dichiarazione sulle azioni di risposta e sulle imposizioni di sanzioni contro le aziende statunitensi che hanno preso parte a crimini di entità sionista, sostenendo il terrorismo e prendendo parte all’oppressione dei popoli della regione”.
In realtà il gesto appare pressoché simbolico, dal momento che le quindici aziende finite nella lista nera, cioè che non potranno operare nella Repubblica Islamica e i cui dirigenti non vedranno concessi i visti, già oggi non sono presenti nel paese. Si tratta, tra le altre, della ITT Corp., della Raytheon Co. e della Oshkosh, aziende che producono armi; di queste solo la ITT Corp. ha di recente concluso una commessa per la fornitura di 200 autocarri militari per Israele.
Da Teheran si è comunque fatto sapere che verranno inserite tra le organizzazioni considerate terroristiche la Cia e l’esercito statunitense nel momento in cui, come è stato fatto ventilare, i Pasdaran (la guardia rivoluzionaria) dovessero subire lo stesso trattamento dagli Usa.
L’iniziativa Usa è partita dal Segretario al Tesoro Steven Mnuchin dopo che Teheran ha testato missili balistici, cosa che a dire il vero gli Usa fanno di consuetudine.
Le due parti si stanno quindi studiando dopo l’allentamento delle tensioni voluto da Obama, ma va ricordato che la Russia, paese che ha diritto di veto al Consiglio di sicurezza, ha in essere la contratti di vendita di armamenti proprio all’Iran.