di Giacomo Dolzani –
Claudio Descalzi, amministratore delegato di Eni (Ente Nazionale Idrocarburi), la società petrolifera statale italiana, ha incontrato ieri a Baghdad il ministro del petrolio iracheno, Jabbar Ali Hussein Luaibi; a darne notizia è un comunicato pubblicato sul sito della compagnia.
Principale argomento di discussione è stato l’aumento della produzione di greggio nel campo di Zubair, situato nella regione di Bassora, nella parte meridionale del paese. Quello di Zubair, con i suoi 4 miliardi e mezzo di barili, è uno dei più grandi giacimenti di petrolio al mondo ed Eni detiene il 41.6% delle quote, costituendo il socio di maggioranza (Korea Gas Corporation (Corea del Sud) 23.75%, Basra Oil Company (Iraq) 29.69%, Missan Oil Company (Iraq) 5%).
Dopo un calo dovuto ai combattimenti, dal 2015 la produzione dell’impianto di Zubair è più che raddoppiata, raggiungendo gli attuali 475.000 barili al giorno ed il progetto, tramite il miglioramento delle infrastrutture e l’espansione della centrale elettrica da una potenza di 60MW a 380 MW, è quello di portarla entro il 2020 a 850.000.
