di Alberto Galvi –
Il governo irlandese ricorrerà contro il Regno Unito per il Legacy and Reconciliation Bill, una nuova legge che garantisce una certa immunità dai procedimenti giudiziari per i reati commessi durante tre decenni di violenza settaria nell’Irlanda del Nord.
Il Legacy and Reconciliation Bill ha fermato la maggior parte dei procedimenti giudiziari per gli omicidi compiuti dai gruppi armati e dai soldati britannici durante i Troubles, i tre decenni di violenza in cui sono morte più di 3.500 persone. Questa legge è stata approvata nonostante la forte opposizione del governo irlandese e delle organizzazioni delle vittime nell’Irlanda del Nord.
Molti gruppi sull’isola d’Irlanda si oppongono con veemenza alla nuova legge, comprese le famiglie delle vittime, le organizzazioni per i diritti umani e tutti i principali partiti politici locali.
Il premier irlandese Varadkar porterà la questione davanti alla Corte europea dei diritti dell’Uomo di Strasburgo. L’Irlanda intende sostenere che alcuni aspetti della legge sono incompatibili con gli obblighi del Regno Unito ai sensi della Convenzione europea sui Diritti dell’Uomo. Le Nazioni Unite e il Consiglio d’Europa sostengono la posizione dell’Irlanda.
Il conflitto nordirlandese contrapponeva gruppi armati nazionalisti irlandesi all’esercito britannico. Alla fine si è concluso nel 1998 con l’accordo di pace del Venerdì Santo, che ha in gran parte posto fine a decenni di violenza.
La nuova legge è stata proposta dall’ex primo ministro britannico Boris Johnson. Sono 1.200 le vittime per le quali sono aperte inchieste.