Isole Canarie. Continua l’afflusso di migranti da Marocco e Senegal

di Alberto Galvi –

Nelle ultime settimane la Spagna continua a lottare contro l’afflusso di migranti in arrivo nell’arcipelago delle Isole Canarie. Quest’anno quasi 17.000 immigrati sono arrivati ​​in una struttura temporanea nel porto di Arguineguin, nel comune di Mogán, dell’isola di Gran Canaria. La struttura è stata progettata per ospitare 400 persone; molti migranti sono quindi costretti a dormire sul cemento e a trascorrere ore sotto un sole cocente.
All’inizio di questa settimana, si stima che il molo di Arguineguin ospitasse circa 2.300 persone. Il secondo campo delle Canarie è stato costruito a Barranco Seco, a Tenerife, adattando un sito di munizioni militari dismesso. Le Forze armate spagnole hanno offerto altri siti a Las Palmas, Tenerife e Fuerteventura.
Las Palmas è la capitale delle Isole Canarie, i funzionari spagnoli hanno aperto anche lì una struttura di accoglienza secondarie per circa 200 persone per cercare di alleviare parte della pressione sui campi principali. Il governo ha anche promesso di aprire più strutture in grado di contenere altri 7.000 migranti.
Nei giorni scorsi la polizia ha dismesso il campo di emergenza di Arguineguín e i politici locali e i gruppi umanitari sono stati molto critici su come il governo spagnolo ha gestito l’ondata di migranti, molti dei quali provenienti dal Marocco. La liquidazione del campo ha messo inoltre in luce apparenti tensioni tra le autorità dell’isola e il governo di Madrid su come rispondere al meglio al recente aumento degli arrivi di migranti.
Il mese scorso almeno 140 migranti diretti in Europa sono annegati dopo che un’imbarcazione, salpata dalla città senegalese di Mbour e che trasportava circa 200 persone, ha preso fuoco e si è capovolta al largo del paese africano.
Il governo spagnolo sta tentando di arginare il flusso di migranti con mezzi diplomatici, attraverso i recenti colloqui con i governi di Marocco e Senegal. Nel frattempo la Guardia costiera di Dakar ha salvato in questo mese più di 388 persone in mare.
Il numero di disperati che percorrono la rotta che dall’Africa occidentale arriva fino alle Isole Canarie è cresciuto a partire dal 2018, anche se precedentemente già nel 2006, prima che le pattuglie spagnole intensificassero i controlli, circa 30.000 migranti avevano raggiunto l’arcipelago.
La Spagna aveva già stretto un accordo con i paesi africani luoghi di partenza degli immigrati, promettendo loro aiuti finanziari per programmi di sviluppo che hanno ridotto in parte il flusso migratorio.
Le autorità spagnole sperano di riprendere al più presto il controllo della situazione, anche rafforzando gli accordi già in essere e rimpatriando quelli ai quali è stata respinta la richiesta di asilo politico.