Isole Cayman. Elezioni generali: gli indipendenti di Wayne Panton guidano un governo di coalizione

di Alberto Galvi

A seguito dell’annuncio del premier Alden McLaughlin di sciogliere il parlamento il 10 febbraio scorso, si sono tenute alle Isole Cayman le elezioni generali, in anticipo di un mese sul termine previsto.
Wayne Panton è destinato a diventare il prossimo premier con Chris Saunders come suo vice in una coalizione di dieci membri indipendenti.
Roy McTaggart sembrava prendere la premiership, a capo di un altro governo di coalizione guidato dal PPM (People’s Progressive Movement), ma visti i risultati delle elezioni ha deciso di sostenere un potenziale governo alternativo che potrebbe riflettere meglio la volontà popolare.
Il parlamento è composto da 21 seggi di cui 19 membri sono eletti direttamente a maggioranza e 2 membri d’ufficio: il vice governatore e il procuratore generale sono nominati dal governatore. Gli eletti hanno un mandato di 4 anni.
Il premier sarà nominato ufficialmente dal governatore, il quale nominerà anche il capo dell’opposizione. Il governatore è nominato dal monarca che in questo caso è la regina Elisabetta II. Le Isole Cayman sono territori britannici d’oltremare e ricevono sostegno per la Difesa e gli Affari esteri dal Regno Unito.
Panton ha incontrato ufficialmente il governatore chiedendo una riunione del parlamento il 21 aprile per la cerimonia del giuramento e nominare formalmente il premier ai sensi della Costituzione delle Isole Cayman. Inoltre sono ancora in corso discussioni sui ministeri e mentre è quasi certo che Panton assumerà il ministero dell’Ambiente e Saunders il ministero delle Casse pubbliche, gli otto portafogli ministeriali devono ancora essere decisi.
Dei 19 deputati eletti 11 sono indipendenti e il resto sono della PPM-Alliance. L’elenco degli eletti comprende 12 titolari e sette nuovi arrivati. Tre dei nuovi parlamentari eletti sono donne e due di loro hanno mantenuto i loro seggi. Con tre quarti dei seggi occupati da uomini il parlamento mostra ancora una deludente disparità di genere.