
di Daniela Binello –
Per andare a visitare i luoghi dell’attacco di Hamas del 7 ottobre del 2023 sono stati prontamente organizzati alcuni tour da parte di operatori turistici israeliani. Offrono una vasta gamma di escursioni della durata di un giorno prenotabili online. Fra le varie proposte c’è anche l’osservazione di Gaza con i binocoli da una sorta di belvedere panoramico sulla collina di Sderot (Israele). Da lì, se si è particolarmente fortunati, si potrà assistere a un bombardamento in diretta. Lo spettacolo saranno le esplosioni viste in lontananza, tra le macerie e il fumo di morte che oscura il cielo.
Non si tratta di una simulazione né di un videogame, ma della nuova frontiera del turismo di orgoglio per lo Stato di Israele, con tanto di recensioni da parte dei turisti partecipanti. La collina in questione è quella sopra Sderot, città che rientra nella cosiddetta Gaza envelope, ovvero una fascia di sette chilometri di territorio israeliano a ridosso del confine con la Striscia di Gaza.
Il fenomeno è stato scoperto grazie a un reportage trasmesso dal canale spagnolo Cuatro che ha provocato reazioni indignate un po’ ovunque. Le escursioni tuttavia proseguono come se niente fosse e almeno quattro proposte a oggi sono reperibili e acquistabili su notissimi siti visitati online dai turisti di tutto il mondo. Portano nomi eloquenti come “Tour del patrimonio e dell’eroismo ai confini della Striscia di Gaza”, “Tour del confine di Gaza a Sderot e Nova Music Festival”. I prezzi variano tra i 150 e gli 800 dollari, dipende dal programma della giornata, se compreso di pranzo turistico e pernottamento.

Ogni escursione prevede infatti diverse attività, tra cui incontri con le comunità locali, con i soldati, momenti di preghiera, ma anche propositi come “promuovere la comprensione reciproca attraverso narrazioni autentiche”. Uno dei punti forti è però proprio il belvedere panoramico dal quale osservare quel che resta del nord della Striscia di Gaza e, se capita, i bombardamenti in diretta.
Inoltre, a giudicare dalle interviste raccolte sul posto dalla giornalista spagnola Lara Escudero, la comprensione reciproca non sembra in cima alla lista dei pensieri dei partecipanti: “Dopo quello che ci hanno fatto, questa è la nostra risposta. È quello che si meritano”, spiega ad esempio un giovane ebreo israeliano che frequenta il belvedere, anche con i suoi amici. “Non abbiamo scelta, dobbiamo combattere. Non sono esseri umani. Sono mostri. Dobbiamo distruggerli. O loro o noi”, aggiunge un partecipante anziano.
Ma non ci sono solo israeliani a prendere parte ai tour, ci sono anche turisti statunitensi venuti a vedere con i propri occhi per “capire più profondamente la storia”. Alcune escursioni offrono anche la visita all’area in cui si era svolto il Nova Music Festival, attaccato da Hamas il 7 ottobre di quasi due anni fa. Il luogo è stato trasformato in un’area commemorativa e con i tour organizzati si può anche pernottare nei kibbutz che furono assaliti.
Questo genere di turismo non si limita però solo a far vedere da lontano il nord di Gaza. Il reportage del canale spagnolo ha scoperto anche quello che riguarda la Siria. Sulle alture del Golan, in parte annesse da Israele, l’esercito con la stella di David è presente con le sue basi, in violazione del diritto internazionale. Qui i turisti israeliani vengono soprattutto a solidarizzare con i propri soldati, a osservare le manovre militari e a offrire doni e parole d’incoraggiamento.