ISRAELE. Scuse all’Egitto

Rai, 20 ago 11 –

E Hamas annuncia: “La tregua è finita”

Sul fronte interno Hamas rompe la pace. 14 i palestinesi morti nei continui raid dell’aviazione israeliana su Gaza. L’organizzazione politica al potere nella Striscia ha dichiarato nulla la tregua in vigore con Israele

Il ministro della Difesa israeliano ha detto che il Paese si scusa per le morti degli agenti egiziani avvenute durante gli scontri con i militanti. Israele è dispiaciuto per la morte degli ufficiali egiziani”, ha detto Ehud Barak. Il ministro ha aggiunto di aver ordinato un’inchiesta militare e un’indagine congiunta con l’esercito egiziano per chiarire le circostanze dell’incidente di giovedì, quando militanti da Gaza hanno raggiunto il sud d’Israele attraverso il deserto egiziano e hanno lanciato un attacco in cui sono morti otto israeliani. Almeno tre soldati egiziani sono stati uccisi nella successiva sparatoria lungo il confine tra Israele ed Egitto, intercorsa tra soldati israeliani e i militanti che cercavano di fuggire. L’Egitto ha richiamato oggi il proprio ambasciatore in Israele per protestare contro le morti.
Israele considera il trattato di pace con l’Egitto un “elemento fondamentale” della propria esistenza. A dirlo è un alto funzionario della Difesa, Amos Gilad, incaricato di tenere i legami militari con il Paese confinante. “Una cosa è sicura”, ha aggiunto Gilad interpellato sulla decisone con cui Il Cairo ha ritirato l’ambasciatore da Israele, “non v’è cittadino israeliano che voglia colpire o ferire un poliziotto o un soldato egiziano”. L’indagine avviata sulla morte dei cinque agenti egiziani lungo la frontiera tra i due Paesi non ha ancora stabilito chi abbia sparato, se i miliziani provenienti dalla Striscia di Gaza, ritenuti responsabili degli attentati a Eilat, o i militari israeliani che li inseguivano. I legami tra Israele e l’Egitto, ha voluto rassicurare Gilad, sono improntati a “dialogo e cooperazione”.
Sul fronte interno il movimento integralista Hamas al potere nella Striscia di Gaza aveva annunciato in nottata di non ritenersi più vincolato dalla tregua di fatto che da oltre due anni osservava con Israele. ”Non esiste più nessuna tregua con il nemico”, afferma un comunicato diffuso da una delle emittenti radiofoniche della Striscia.
L’annuncio fa seguito alla forte escalation di violenze registrata negli ultimi due giorni. Dopo gli attacchi coordinati avvenuti giovedi nel deserto del Neghev in cui hanno perso la vita sei civili e due militari israeliani, le forze armate dello stato ebraico ieri per rappresaglia hanno colpito più volte la Striscia di Gaza provocando più di 10 morti. Alcune fazioni armate della Striscia per tutta la giornata di ieri hanno risposto ai raid aerei con lancio di razzi verso il territorio israeliano.  Chiamata in causa dalle autorità israeliane, Hamas ha negato ogni responsabilità per gli attacchi del Neghev.
E sempre nella notte, l”Egitto aveva richiamato il suo ambasciatore in Israele, e contestualmente ha convocato l’ambasciatore israeliano al Cairo, per protestare contro l’uccisione, giovedì sera, di tre suoi agenti della sicurezza al confine con lo Stato ebraico. Lo ha annunciato la tv di Stato egiziana. ”L’Egitto – ha affermato l’emittente – ha deciso di richiamare il suo ambasciatore in Israele fino a quando non saranno presentate scuse ufficiali” da parte dello Stato ebraico. Al contempo, ha sempre riferito la tv, ”il governo incarica il ministro degli Esteri egiziano di convocare l’ambasciatore israeliano al Cairo in segno di protesta per le morti causate sul lato egiziano del confine dalle sparatorie dall’altro lato della frontiera”. Il governo egiziano chiede inoltre ”un’inchiesta ufficiale congiunta per chiarire le circostanze dell’incidente e che sia intrapresa un’azione legale per salvaguardare i diritti delle vittime e dei feriti egiziani”.