Karabakh. Baku vuole Francia fuori da Gruppo di Minsk, voto al senato ne inficia imparzialità

di Giacomo Dolzani –

Una risoluzione del parlamento azero ha chiesto al governo di Baku di richiedere all’Osce, l’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa, di estromettere la Francia dal Gruppo di Minsk, l’organizzazione creata nel 1992 insieme a Stati Uniti e Russia per risolvere pacificamente la contesa tra Armenia e Azerbaigian sull’annosa questione della sovranità sulla regione del Nagorno-Karabakh, internazionalmente riconosciuta come territorio azero ma occupato, fino a pochi giorni fa, da forze indipendentiste sostenute da Erevan.
Dopo un conflitto durato quasi trent’anni, poche settimane fa una imponente azione militare di Baku ha riportato gran parte dei territori occupati nuovamente sotto il controllo del governo azero; il cessate il fuoco firmato dalle due parti ha infatti messo di fatto fine all’esistenza della repubblica secessionista del Nagorno-Karabakh e ha rappresentato la sconfitta più dura subita dall’Armenia nella sua storia moderna.
Benché la Francia abbia mantenuto ufficialmente una posizione neutrale, il Senato di Parigi ha invece votato ieri un documento che, nonostante quattro diverse risoluzioni delle Nazioni Unite dicano il contrario, sostiene le ragioni degli indipendentisti del Karabakh. La decisione non è passata inosservata a Baku che, con il voto odierno del parlamento azero punta a punire la Francia, la quale non può più infatti rappresentare un interlocutore super partes nei lavori del Gruppo di Minsk, con i quali si dovrebbe arrivare a una soluzione condivisa della questione.