KAZAKHISTAN. Trovata morta fliglia leader. Sciopero petrolio, 400 arresti

Ansa, 25 ago 11 –

Continua a mietere vittime lo sciopero dei lavoratori nel settore petrolifero in Kazakhstan che da maggio sta paralizzando parte della produzione energetica del paese: il cadavere della figlia 18enne di un leader sindacale, Zhansaule Karabalaieva, scomparsa quattro giorni fa, e’ stato rinvenuto ieri sera nei pressi di Zhanaozen, nella regione di Mangistau. Aveva una mascella rotta e segni di coltellate, secondo alcuni testimoni che ritengono il crimine un tentativo di intimidire gli scioperanti. Il padre, Kurdaibergen Karabalayev, e’ presidente del comitato sindacale di Ozenmunaigaz, l’unita’ di KazMunaiGas (il colosso energetico di stato kazako, partner di ENI in due giacimenti nel paese) epicentro delle proteste. Lo riferisce oggi Interfax Kazakhstan. Dal 26 maggio migliaia di lavoratori di Ozenumnaigaz hanno incrociato le braccia, imitati poi dai colleghi dell’impianto di Karazhanbasmunai, in quello che e’ il piu’ grande e lungo sciopero del Kazakhstan, tra i primi paesi al mondo per riserve di idrocarburi. Chiedono aumenti salariali, stop alle restrizioni sui sindacati indipendenti e uguali diritti con i lavoratori stranieri. Circa 416 sono stati finora licenziati per aver partecipato agli scioperi, dichiarati illegali dal governo. Centinaia hanno abbandonato il partito al potere Nur Otan, dicendo di esser stati costretti a iscrivervisi. E nell’ultimo mese la repressione ha toccato anche i loro sostenitori: il 2 agosto a Zhanaozen e’ stato assassinato il sindacalista Turban Zhaksylyk; il 17 un leader dei manifestanti, Aqzhanat Aminov condannato a un anno di prigione con la condizionale; sorte peggiore, sei anni, per Natalia Sokolova, avvocato degli scioperanti. Lunedi scorso una attivista dei diritti umani intervenuta in sua difesa si e’ vista affibbiare due settimane di arresti. Il 4 luglio, la popstar britannica Sting in solidarieta’ con gli scioperanti aveva rinunciato al proprio concerto ad Astana.