Kazakistan. Al via la prima centrale nucleare

di Giuseppe Gagliano –

Il governo del Kazakistan sta sviluppando la prima centrale nucleare del paese, una sfida che rappresenta un passo significativo non solo dal punto di vista energetico, ma anche geopolitico. Il progetto, che vede la partecipazione di Rosatom, la compagnia nucleare russa, prevede un reattore che sarà al 99% di tecnologia russa, come affermato dall’esperto Piotr Svoik. Questo legame energetico sottolinea la forte collaborazione tra Kazakistan e Russia, un’alleanza che si estende ben oltre l’ambito nucleare e che abbraccia anche settori economici e militari.
Il Kazakistan è uno dei principali produttori di uranio al mondo, e la costruzione di una centrale nucleare rappresenta un’evoluzione naturale per la sua economia, fornendo una fonte energetica affidabile e pulita. La tecnologia nucleare di Rosatom è riconosciuta per la sua efficienza e affidabilità, e la scelta di un reattore russo è coerente con il desiderio del Kazakistan di sviluppare un’infrastruttura energetica sicura e moderna. Oltre a soddisfare le esigenze energetiche domestiche, la centrale nucleare ridurrà la dipendenza del Paese dal carbone, contribuendo agli obiettivi di riduzione delle emissioni di carbonio.
La scelta di Rosatom come partner principale riflette i solidi rapporti bilaterali tra Kazakistan e Russia, che hanno collaborato a lungo su numerosi progetti economici e tecnologici. Tuttavia, la partecipazione della Cina nel consorzio rappresenta un’ulteriore conferma dell’influenza strategica della regione. La cooperazione tra Rosatom e la principale società nucleare cinese apre la possibilità di un’alleanza trilaterale che potrebbe consolidare le relazioni tra Kazakistan, Russia e Cina, rafforzando la posizione del Kazakistan come punto di connessione tra Europa e Asia.
Oltre alla tecnologia nucleare russa, il progetto prevede il coinvolgimento di aziende francesi e sudcoreane. La Francia, con una lunga esperienza nel settore nucleare, fornirà le turbine, mentre la Corea del Sud contribuirà con l’elettronica e i trasformatori. Questa collaborazione internazionale dimostra l’intenzione del Kazakistan di diversificare i propri partner, integrando competenze globali nel progetto e costruendo legami economici con paesi occidentali e asiatici.
Le relazioni tra Kazakistan e Russia sono state rafforzate non solo in ambito economico, ma anche nel settore della difesa. Entrambi i Paesi sono membri dell’Organizzazione del Trattato di Sicurezza Collettiva (CSTO), un’alleanza militare che garantisce assistenza reciproca in caso di minacce alla sicurezza. Questa cooperazione militare è stata particolarmente rilevante durante le recenti tensioni geopolitiche, con il Kazakistan che ha mantenuto una posizione di neutralità rispetto al conflitto in Ucraina, ma che ha comunque beneficiato del supporto russo per stabilizzare la sicurezza interna.
In ambito economico la Russia è uno dei principali partner commerciali del Kazakistan. Oltre al settore energetico, i due Paesi collaborano in campo agricolo, industriale e infrastrutturale, con importanti investimenti russi in vari settori dell’economia kazaka. La partecipazione di Rosatom al progetto nucleare rafforza ulteriormente questi legami, aprendo la strada a nuove opportunità di collaborazione in altre tecnologie avanzate.
La costruzione della prima centrale nucleare in Kazakistan con tecnologia russa rappresenta un passo strategico che consolida la cooperazione con Mosca e rafforza i legami con Pechino e altri partner internazionali. Questa iniziativa non solo contribuirà alla sicurezza energetica del Paese, ma rafforzerà anche il ruolo del Kazakistan come punto di intersezione tra Europa e Asia, integrando competenze tecnologiche russe, cinesi, francesi e sudcoreane.