KOSOVO. Sparatoria a Mitrovica, proseguono barricate. Tadic, ‘Kosovo e UE obiettivi collegati e realizzabili’

Ansa, 24 set 11 –

Una sparatoria che ha causato due feriti gravi si e’ registrata la notte scorsa nella parte nord (serba) di Kosovska Mitrovica, nel nord del Kosovo, dove proseguono le barricate e i blocchi stradali attuati dalla popolazione serba per protesta contro la presa di controllo di due posti di frontiera con la Serbia da parte di poliziotti e doganieri kosovari albanesi. L’incidente e’ avvenuto al termine di una rissa che ha coinvolto sei persone, una delle quali e’ stata arrestata dalla polizia che e’ alla ricerca di altre due. La situazione di stallo preoccupante nel nord, dove militari della Kfor e le forze Eulex presidiano i due posti di dogana di Jarinje e Brnjak sempre chiusi per via dei blocchi attuati dai serbi, potrebbe influire sullo svolgimento del nuovo round di negoziati fra Belgrado e Pristina in programma il 28 settembre a Bruxelles. Il capo della delegazione serba ai colloqui, Borislav Stefanovic, ha lasciato intendere nei giorni scorsi che difficilmente si potrebbe tornare al tavolo negoziale in una tale situazione di muro contro muro.

La Serbia persegue due obiettivi paralleli, entrambi realizzabili: una soluzione della crisi del Kosovo accettabile per entrambe le parti e l’accelerazione del suo cammino verso l’integrazione nella Ue. Lo ha detto il presidente serbo, Boris Tadic. ”Nessuno pero’ deve pensare che la Serbia sia disposta a sacrificare uno di quei due obiettivi per la realizzazione dell’ altro”, ha detto Tadic intervenendo a New York ai lavori dell’ Assemblea generale dell’Onu. Sul Kosovo, Tadic ha ribadito l’impegno di Belgrado a risolvere i problemi sul tappeto attraverso il dialogo e il negoziato, sottolineando come ”azioni unilaterali altro non fanno che creare nuove inutili crisi”. Un riferimento, questo, alla decisione delle autorita’ di Pristina di prendere il controllo della frontiera con la Serbia nel nord del Kosovo. Il presidente ha ripetuto con forza che sul Kosovo la Serbia porta avanti una politica non aggressiva e di dialogo ma che e’ ferma nella difesa della propria integrita’ territoriale e degli interessi della popolazione serba in Kosovo. ”La Serbia non riconoscera’ mai l’indipendenza del Kosovo, ne’ esplicitamente ne’ implicitamente”, ha detto il presidente, che ha esortato Kfor e Eulex a mantenere il loro status neutrale in conformita’ alla risoluzione 1244 dell’Onu. Tadic, che ha avuto un colloquio a New York con il segretario di stato americano, Hillary Clinton, ha poi detto che la Serbia ha soddisfatto i criteri per l’ottenimento dello status di Paese candidato alla Ue, e per l’avvio del negoziato di adesione. ”Se cio’ avverra’ la Serbia per la prima volta dopo due decenni di relativo isolamento comincera’ a sentirsi veramente parte della famiglia europea”, ha detto.