di Giuseppe Gagliano –
Il 27 giugno vi è stato un incontro tra il presidente turco Rewcep Tayyp Erdogan e il presidente del governo regionale del Kurdistan Iracheno, Neshirvan Barzani. Uno dei problemi che la Turchia deve affrontare in relazione al governo regionale del Kurdistan è quello di avere un maggiore equilibrio nella sua relazione con i due partiti di maggioranza, ovvero il Partito Democratico del Kurdistan (KDP), con sede a Erbil, e con l’Unione Patriottica del Kurdistan (PUK), di base a Sulaymaniyah, la seconda città del Kurdistan Iracheno.
Allo scopo di raggiungere tale obiettivo il presidente turco ha incaricato l’attuale direttore del servizio segreto Ibrahim Kalin non solo di allacciare rapporti politici sempre più stretti con i partiti di maggioranza, ma anche di fare di tutto per ripristinare i voli tra Ankara e Sulaymaniyah.
Un altro problema che l’attuale direttore dell’intelligence dovrà affrontare è quello di evitare che il governo regionale del Kurdistan cada sempre di più nell’orbita dell’Iran. Non va dimenticato infatti che la vicinanza geografica della regione orientale con l’Iran porta di fatto già a stabilire contatti regolari proprio con la Repubblica Islamica dell’Iran. Per contrastare tale realtà lil ministro degli Esteri turco Hakan Fidan ha sfruttato a vantaggio della politica estera a sua amicizia personale con Masrour Barzani, primo ministro del Kurdistan Iracheno, Questi si è recato ad Ankara il 20 giugno per congratularsi personalmente con il presidente Erdogan per la sua rielezione.
Negli ultimi anni vi sono stati attacchi aerei turchi sulle montagne di confine in territorio del Kurdistan Iracheno al fine di colpire i miliziani del Pkk lì rifugiatisi.