La contraccezione da est ad ovest

Notizie Geopolitiche –

Negli ultimi decenni si stanno incrementando le azioni di contenimento demografico, in contrasto con posizioni retrograde e conservatrici: uno dei casi emblematici è il divieto dell’interruzione di gravidanza anche derivante da un abuso sessuale, tanto richiesta da una certa parte dei conservatori degli Stati Uniti.
Ad occuparsi proprio di questo è l’UNFPA – United Nations Population Fund: l’agenzia Onu per la salute sessuale e riproduttiva che si occupa di pianificazione familiare, cura materna, educazione sessuale, spose bambine, mutilazioni genitali femminili, violenza di genere.
Ogni azione intrapresa deve sempre scontrarsi duramente con gli aspetti religiosi antiabortisti, la libertà delle donne di autodeterminarsi, la disinformazione sui metodi di contraccezione ed il diffuso machismo che porta l’uomo a sentirsi meno virile se adotta delle precauzioni.
Nei Paesi del cosiddetto primo e secondo mondo vediamo campagne di contraccezione di massa non per lo scopo di contenere il numero della popolazione in vita, ma per evitare “sorprese” derivanti da un puro atto di piacere.
Infatti in Italia e svariati altri paesi dell’Unione Europea il problema demografico principale è l’invecchiamento della popolazione a causa del numero troppo basso di nuove nascite rispetto ai decessi, a fronte di un periodo di vita sessuale attiva maggiore rispetto al passato per via del miglioramento del livello di salute e di rimedi farmacologici disponibili.
Ma ancor prima del figlio indesiderato è ancora preoccupante il propagarsi delle malattie sessualmente trasmissibili come AIDS, gonorrea, clamidia ecc…. Come riportato dal Notiziario n. 32 diffuso dell’Istituto Superiore di Sanità a giugno scorso, i dati epidemiologici al 31/12/2017 dicono che:
– Tra il 2004 e il 2017 sono quasi raddoppiate le persone affette da malattie sessualmente trasmissibili confermate;
– Aumenta costantemente il numero di maschi che fanno sesso con maschi (MSM) con una malattia sessualmente trasmessa confermata in atto;
– I casi di infezione da Chlamydia trachomatis sono triplicati rispetto al 2008;
– Le giovani donne tra i 15 e i 24 anni mostrano una prevalenza di infezione da Chlamydia trachomatis più che doppia rispetto alle donne di età superiore;
Nel 2017 le segnalazioni di gonorrea sono all’incirca raddoppiate rispetto al 2010, in particolare tra gli MSM che nel 2017 costituiscono il 63% delle segnalazioni;
– Il picco epidemico di sifilide primaria e secondaria del 2016 non si è esaurito: nel 2017 si osserva un aumento del 60% circa dei casi di sifilide primaria e secondaria rispetto a due anni prima;
– I condilomi ano-genitali rappresentano l’infezione sessualmente trasmessa più segnalata, con una stabilizzazione del livello di diffusione solo dopo il 2013;
– La prevalenza di infezione da HIV tra le persone con una IST confermata nel 2017 è circa quarantacinque volte più alta di quella stimata nella popolazione generale italiana.
È per questo motivo che il Ministero della Salute sta portando avanti una battente campagna di informazione e sensibilizzazione, principalmente diretta alle nuove generazioni e tramite i nuovi canali di comunicazione, per riportare l’attenzione sull’importanza dell’uso dei preservativi. Come dice la campagna #HIVriguardatutti è fondamentale instillare nelle coscienze che le malattie che si trasmettono sessualmente possono essere asintomatiche o non visibili dagli altri, ma non per questo inesistenti o non pericolose.
Non a caso durante i Giochi Olimpici di Rio de Janeiro del 2016 sono stati distribuiti dei preservativi addirittura dal Comitato Olimpico Internazionale agli atleti partecipanti. La stessa cosa si è ripetuta quest’anno in occasione dei Giochi Panamericani tenutisi a Lima (Perù) e, salvo cambiamenti dell’ultimo minuto, accadrà lo stesso anche nel 2020 alle Olimpiadi in Giappone.
Senza entrare in disquisizioni su aspetti strettamente legati alla personale credenza religiosa od al senso del pudore individuale, le organizzazioni internazionali è giusto che colgano ogni occasione per portare avanti delle campagne a sfondo sociale come queste; il consenso alle pratiche sessuali consapevole tramite i paladini sportivi può essere un eccellente percorso di informazioni, superando quel tabù che impediscono, per esempio, di parlarne in famiglia con assoluta libertà.