La legalità del “rapporto Palmer”

istanbulavrupa, 12 set 11 –

di Giuseppe Mancini –

Ho appena letto l’ultimo degli interventi sulla Turchia del German Marshall Fund, “Why the crisis between Turkey and Israel is hurting everyone” di Emiliano Alessandri e Joshua Walker: e sono rimasto sconcertato nel leggere che – secondo gli autori – l’Onu avrebbe “riconosciuto la legalità” del blocco di Gaza. Ma neanche per sogno! La commissione Palmer – un “panel of inquiry” – non è un organo delle Nazioni Unite, il suo documento finale è un semplice rapporto al Segretario generale e non un documento ufficiale dell’Onu: per diventarlo, deve essere ufficialmente adottato attraverso il voto di uno degli organi (o delle agenzie dell’organizzazione) dell’Onu; per adesso, non è altro che il punto di vista di due privati cittadini: l’esperto di diritto dell’ambiente ed ex premier della Nuova Zelanda Palmer, l’ex presidente della Colombia Uribe. Quel che m’indigna di più – comunque – è che queste le cose le sa chiunque abbia seguito un corso decente di diritto internazionale (meglio ancora di organizzazioni internazionali): e perchè mai qualcuno che non ha mai studiato diritto internazionale – o se l’ha fatto, l’ha fatto in modo estremamente superficiale – dovrebbe avventurarsi a dare giudizi del genere?