La nuova politica internazionale

Notizie Geopolitiche – 

In seguito allo sgretolarsi della conflittualità che aveva caratterizzato la contrapposizione tra i blocchi della Guerra Fredda, molti pensarono che la storia fosse finita e che ormai gli Stati Uniti avessero davanti a sé soltanto giorni di indiscussa dominazione; seguendo gli avvenimenti degli ultimi 30 anni, è facile rendersi conto come la storia non solo non sia ancora finita, ma soprattutto questa ha iniziato a prendere una piega completamene diversa rispetto a quella che tanto Francis Fukuyama che qualche suo critico avevano cercato di delineare nel corso degli anni novanta.
Complice soprattutto la nuova tecnologia intelligente, la politica internazionale degli stati sta velocemente mutando aspetto, trasformandosi in un processo che vede coinvolti sempre più attori privati, nonché nuovi interessi e diverse tipologie di obbiettivi strategici anche e soprattutto nello spazio.

Spazio Extraterrestre come teatro di competizione privilegiato

In un mondo in cui viaggiare diventa un’attività sempre più alla portata di tutti, sia grazie alla presenza di compagnie aeree low cost, che nuove metodologie di mezzi di trasporto, e nel quale i confini nazionali perdono di importanza a favore di un cyberspazio che tende ad inglobare il tutto, molti Stati tra i quali si distinguono soprattutto le grandi potenze come USA, Cina, Russa, India e Giappone, stanno gradualmente adottando una politica internazionale onnicomprensiva, vale a dire un modus operandi che riesca a servirsi tanto dello spazio extraterrestre, quanto di quello cibernetico, come teatri privilegiati per mezzo dei quali potenziare ogni altra risorsa a propria disposizione, nonché coadiuvare ogni aspetto che compone la propria politica internazionale.
Simili schemi sono già ben visibili ad esempio nella nuova corsa allo spazio che, ultimamente, vede sempre più protagonisti impegnati nella conquista delle stelle: non è un caso se la Cina di recente sia atterrata sulla parte di Luna meno visibile all’occhio elettronico dei satelliti e se di conseguenza la NASA abbia annunciato la nuova politica di civilizzazione del Sistema solare, in netta contrapposizione con quanto era stato definito nel corso della storia all’interno dei trattati internazionali, stipulati proprio per proteggere lo spazio da ogni possibile mira espansionistica.

Questione di intelligenza artificiale

Oltre allo spazio, l’altro settore che sembra determinare maggiormente la trasformazione della politica internazionale degli stati è di sicuro quello relativo all’intelligenza artificiale, ovvero l’insieme di studi, algoritmi e tecnologia intelligente che, a dire dei massimi esperti, trasformerà il mondo in qualcosa di completamente differente rispetto a ciò cui l’essere umano si è abituato nel tempo; non solo, perché se da un lato cambierà la realtà percepibile attraverso i propri sensi, ancora di più ciò sarà vero per l’essere umano in se stesso. (Puoi trovare qui recensioni di Geekmall, negozio online di prodotti tecnologici cinesi)
Avviene così oggi che, la maggior parte degli attori con interessi internazionali sia profondamente impegnato nella realizzazione di sistemi tecnologici, dai quali dipende la stessa efficacia della propria politica internazionale tout court: strumenti per la conduzione di attacchi cibernetici, algoritmi che consentano di difendersi dalle attività di sorveglianza dei competitor, device in grado di trasformare l’essere umano in una creatura super intelligente e armi automatiche per operazioni di guerra chirurgiche eseguite in modalità lampo, costituiscono tutti parte degli sforzi profusi da ogni attore che desidera realizzare obbiettivi di politica internazionale olistica nel nuovo mondo artificiale.