La portaerei Cavour lascia l’arsenale di Taranto

di Angelo Gambella

La nave ammiraglia della Marina Militare, la portaerei Cavour (C550), ha lasciato la rada del Mar Piccolo di Taranto dopo la sosta di 10 mesi per lavori di manutenzione all’arsenale Militare Marittimo per adeguare il ponte ai nuovi aerei F35B ad atterraggio breve e decollo verticale.
Dalle 7.00 di questa mattina la portaerei Cavour con l’apertura straordinaria del ponte girevole ed il passaggio nel canale navigabile durato poco meno di mezz’ora, ha raggiunto il suo posto di ormeggio nella stazione navale di Chiapparo nel Mar Grande. L’operazione di trasferimento ha coinvolto, oltre che dall’equipaggio della portaerei Cavour al comando del capitano di vascello Marco Casapieri, il personale militare e civile della Marina Militare appartenente alla Squadra navale e al comando marittimo Sud, i piloti del porto e gli addetti dei rimorchiatori. Le zattere di protezione installate nello stretto canale, dotate di giganteschi parabordi, montavano sul loro lato esterno due grosse ruote che, in caso di contatto, potevano riallineare la traiettoria della rotta della nave. Dal Secondo dopo guerra ad oggi, la Cavour con le sue 27mila tonnellate, è stata la più grande nave a fare ingresso nel bacino dell’arsenale tarantino.
L’adeguamento della Cavour ha rappresentato la messa in pratica di alte capacità produttive dello stabilimento tarantino in cooperazione con industrie e società nazionali. Gli operai e i tecnici militari hanno completato la fase di manutenzione con alcuni giorni di anticipo rispetto alla tabella di marcia. La nave si appresta a ricevere gli ultimi interventi per il suo rinnovamento nella base della Marina.
La portaerei Cavour dovrà quindi affrontare un periodo di addestramento prima di partire per gli Stati Uniti, dove saranno necessari test di atterraggio e decollo per i velivoli F35B.
I caccia F35B sono destinati a sostituire l’attuale flotta di AV-8B del Gruppo aerei imbarcati della Marina Militare.
L’F35 è un caccia multiruolo monoposto di 5a generazione, a singolo propulsore, con ala trapezoidale a caratteristiche stealth. Le sue capacità multiruolo lo rendono utilizzabile per compiti di supporto aereo ravvicinato, bombardamento tattico e missioni di superiorità aerea. La versione per la Marina F35B a decollo corto e atterraggio verticale può operare su portaerei di dimensioni ridotte. L’Italia sarà cosÏ in grado di utilizzare gli F35B al pari di USA e Regno Unito.
L’arsenale “Edgardo Ferrati” ha ora spazio per accogliere la nave Stromboli, la prossima ad entrare nel bacino ionico. Nello stabilimento della Marina, al momento, ci sono altre due unità navali di grosso tonnellaggio: la nave Garibaldi e l’unità anfibia San Marco.
La fase di restrizione per l’emergenza Covid19 non ha afflitto le operazioni della nostra Marina Militare.