LIBANO. Strage nel quartiere Hezbollah, 43 morti. Cordoglio e solidarietà di Gentiloni

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Libano attentato isisE’ imputabile all’Isis il duplice attentato suicida avvenuto ieri a Beirut, nel quartiere meridionale di Burj al-Barajneh, considerato una roccaforte di Hezbollah e vicino al campo profughi palestinese, in cui hanno perso la vita 43 persone: la rivendicazione è arrivata a poche ore dal fatto, ma anche un attentatore, sopravvissuto agli attacchi, ha ammesso davanti agli inquirenti di essere stato reclutato dai miliziani dello Stato Islamico, di essere originario di Tripoli e di essere giunto in Libano con altri tre terroristi.
Gli Hezbollah libanesi, sciiti, sono impegnati nel conflitto siriano con circa 4mila uomini in appoggio al governo siriano e la loro azione è stata determinante per la ripresa del controllo di alcune aree come Qalamoun.
Unanimi il cordoglio e la condanna della comunità internazionale: dagli Usa è stato ribadito il sostegno al governo di Beirut per portare i responsabili alla giustizia e in una nota del portavoce per la Sicurezza nazionale si legge che “Tali atti di terrore rafforzano il nostro impegno a sostenere le istituzioni libanesi per garantire la sicurezza nel Paese”.
Il ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Paolo Gentiloni ha espresso cordoglio al popolo e alle autorità libanesi per le vittime degli attenti avvenuti Beirut. Nel condannare fermamente questi atti di terrorismo, Gentiloni ha confermato “il pieno sostegno dell’Italia alla stabilità del Libano”.